Piscina on.Paolo Colianni: richiesta regolarizzazione pervenuta a Comune Leonforte stesso giorno sequestro

Leonforte. Prosegue l’inchiesta della Procura di Nicosia sulla piscina realizzata all’interno della proprietà del deputato regionale Paolo Colianni. Il procuratore capo di Nicosia Fabio Scavone ha disposto ulteriori accertamenti mirati a stabilire “se e quando” è stata presentata la richiesta di sanatoria presso il Comune di Leonforte. Secondo i primi accertamenti, infatti, sarebbe emerso che la richiesta di regolarizzare la costruzione abusiva sarebbe pervenuta all’Ufficio tecnico comunale lo stesso giorno in cui è stato operato il sequestro. La Procura ha già acquisito tutta la documentazione relativa alla sanatoria e l’attenzione è puntata proprio sulle date di presentazione della domanda di regolarizzare la piscina costruita in violazione delle norme edilizie perché senza preventiva autorizzazione rilasciata dal Comune di Leonforte, nel cui territorio ricade il terreno dove sorge la villa del parlamentare regionale del Mpa. La piscina al momento del sopralluogo operato dagli uomini del Nucleo operativo del Corpo forestale sarebbe stata piena d’acqua, dotata dell’apparecchiatura per la pulitura automatica del fondo e delle pareti e quindi comunque completa e non in costruzione.
Il procuratore di Nicosia avrebbe disposto anche un accertamento supplementare mirato a verificare se la piscina sequestrata sia stata opportunamente svuotata, dal momento che il bene sotto sequestro non può venire in alcun modo utilizzato.
Il sequestro è stato operato solo per l’ipotesi di reato relativa all’abuso edilizio, comunque commesso al momento della costruzione della vasca. Quanto alla sanatoria saranno gli accertamenti ed i riscontri sulla data di presentazione della domanda ad accertare se questa è stata depositata effettivamente prima dei controlli. Al momento la Procura di Nicosia parte da un dato certo: all’Ufficio tecnico comunale di Leonforte la richiesta di sanatoria arriva il 22 luglio, lo stesso giorno in cui gli uomini del Nucleo operativo forestale notificano il provvedimento di sequestro della piscina. Quanto alla data di deposito della richiesta che è quella del 19 luglio, quindi 3 giorni prima del provvedimento che ha posto i sigilli, fonti investigative chiariscono che il sopralluogo dal quale è scaturito il sequestro era stato, ovviamente, effettuato alcuni giorni prima. Non viene precisato quanti giorni prima sia avvenuto il controllo, ma tra un sopralluogo dal quale emerge una ipotesi di violazione della legge o di abuso edilizio ed il provvedimento che materialmente dispone il sequestro, passa mediamente almeno una settimana, durante la quale gli organi inquirenti avviano, presso gli uffici e gli Enti competenti, le verifiche per accertare se l’opera finita “nel mirino” sia regolare e dotata di tutte le autorizzazioni. A questo punto la delega conferita dal procuratore Scavone mira ad accertare se la richiesta di sanatoria è stata realmente depositata prima dei controlli o successivamente a questi. Ormai da mesi il Nucleo operativo forestale, con il coordinamento della procura di Nicosia per l’Area Nord e di quella di Enna per la zona Sud, è impegnato nei controlli del territorio che puntano ad accertare violazioni ed abusi edilizi e sono state decine i sequestri operati che in molti casi hanno occupato le prime pagine dei quotidiani. La piscina, per il momento, rimane sotto sequestro in attesa degli esiti degli accertamenti supplementari disposti dalla procura di Nicosia sulle date della domanda di sanare l’abuso edilizio.
 
Giulia Martorana – La Sicilia venerdì 12 agosto 2011


Riportiamo alcune dichiarazioni in una lettera aperta dell’on.Paolo Colianni

“se è stato uno scoup sul piano della pubblicistica scandalistica, nel contempo ha dimostrato come la disinformazione per mezzo stampa se saputa indirizzare e manovrare riesce a colpire e qualche volta a far male. Ritengo che certe mode quando sono ispirate alla ricerca comunque e con qualsiasi mezzo ad azioni di killeraggio politico risultano molto spesso dei boumerang verso chi li pratica e non sempre fanno un servizio alla verità ed alla notizia corretta.
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La “villa “ di cui si parla non è altro che la mia residenza che come è nota ai più è a Leonforte contrada Votarutta da ben due anni;
•che l’errore tecnico eventualmente involontariamente commesso dal sottoscritto trova riscontro nella sanatoria prevista dalla legge regionale 47/85 e precisamente dall’art.13 considerato che la zona non è sottoposta a vincoli che ne possono far negare la regolarizzazione;
•che richiesta della stessa è stata immediatamente presentata dal sottoscritto, non appena accortomi dell’errore, e comunque prima del provvedimento di cui si fa riferimento;
•che la costruzione di una piscina non deturpa e non stravolge il paesaggio se come ritengo costruita con tutti gli accorgimenti tecnici previsti dalla normativa, e non costituisce aumento alcuno della volumetria né dell’indice di copertura di un immobile.
Come si vede la vicenda mi lascia completamente sereno e ritengo che se mi si voleva colpire per l’ attività di parlamentare e per quanto nell’arco della mia lunga vita politica ho determinato e continuo a determinare”.