Fra un biennio, chiuderà l’istituto superiore ad indirizzo turistico di Catenanuova

Catenanuova. Una lenta agonia e poi la morte definitiva per l’unica scuola superiore esistente a Catenanuova, una sezione decentrata dell’Istituto “Magno” di Valguarnera. Una morte annunciata, dunque, per un indirizzo di studi di 5 anni, riguardante il diploma di “operatore della gestione aziendale”, oppure di “operatore dell’impresa turistica”, presso i locali parrocchiali del centro sociale” Gioacchino Di Maria” in contrada “Isola di Niente”.
Una presa d’atto, con rammarico, anche da parte del sindaco Biondi dell’assessore P.I, Laura Colica e del fiduciario dell’istituto centrale “Magno” di Valguarnera, prof. Mario Garbato, all’atto dell’apertura dell’anno scolastico 2011-2012.
Tutto lascia presagire, nei giro di due anni la chiusura del ciclo scolastico. La causa?, il mancato inserimento di nuovi studenti al primo anno e quindi a scalare l’effetto finale sarà la chiusura. Una costatazione arriva anche dall’esterno, ed è ancora la voce dell’ex capogruppo della minoranza consiliare Santo Zampino a farsi sentire, raccogliendo suggerimenti che arrivano da personalità del mondo scolastico, imprenditoriale ed anche politico e li colloca in un documento pubblico: “Una sconfitta per Catenanuova – scrive Zampino -perchè stanno per essere mortificate le aspettative trentennali delle varie amministrazioni rosse o bianche succedutesi negli anni, impegnate per ottenere e conquistare l’istituto superiore a Catenanuova. Da parte nostra oggi possiamo dare tre suggerimenti all’amministrazione comunale: 1°) Portare le aule, dalla sede decentrata di Isola di Niente ad una sede centrale per offrire ai giovani maggiori e migliori condizioni di utilizzazione. 2°) Operare verso l’esterno con una migliore informazione sulla tipologia d’istruzione e sulla finalità dell’indirizzo scolastico per entrare agevolmente nel mondo del lavoro. 3°) Perchè l’amministrazione comunale non eroga un bonus scolastico per incentivare l’iscrizione e la frequenza dei giovani locali o provenienti dalla provincia?. Chiediamo a tutte le parti sociali catenanuovesi un forte impegno per poter difendere quello che abbiamo conquistato con grande perseveranza”.

Carmelo Di Marco