Missineo, in Sicilia esempi da imitare Venere di Morgantina e tragedie classiche a teatro Siracusa

“La cultura, oltre a offrire conoscenza, ha la capacità di innescare processi produttivi, di dare impulso allo sviluppo e di generare reddito. Questa è la scommessa che abbiamo voluto lanciare in Sicilia e che, nei casi del ritorno della Venere di Morgantina e delle tragedie classiche al teatro di Siracusa, è già stata vinta”.
Lo ha detto l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Sebastiano Missineo, che ha presentato oggi a Roma, alla Conferenza nazionale degli assessori alla Cultura e al Turismo, due esempi riusciti di valorizzazione dei beni culturali siciliani intervenendo alla sessione dal tema “Il valore economico della cultura: come reinvestire l’indotto generato dalla produzione culturale”.
“E’ ovvio – ha continuato Missineo – che non possono bastare solo due interventi, ma si tratta comunque di un inizio incoraggiante su cui lavorare. Le statistiche dicono che il comparto culturale crea posti di lavoro diretti e indotti, in crescita nonostante i tagli. La valorizzazione è infatti un potenziale fattore di crescita economica e d’innovazione: il connubio tra attività culturali e territorio, produce, da un lato, maggiore qualità della vita, dall’altro, maggiori opportunità economiche e di sviluppo territoriale. In Germania un recente studio sulla funzione dei teatri lirici ha dimostrato che i luoghi dove si trovano hanno un Pil pro capite fino al 2,1% piu’ alto rispetto alle zone analoghe prive di queste strutture. E non e’ un caso se le nazioni emergenti, come Brasile, Repubblica del Sudafrica, India e Cina, sono in forte avanzamento economico puntando proprio sulla cultura”.
Missineo ha presentato a Roma le scelte e l’esperienza della Sicilia, in netta controtendenza rispetto alle altre regioni italiane. “In Francia – ha spiegato l’assessore – gli investimenti per la cultura sono stati considerati sacri, nel nostro Paese subiamo gravi e consistenti tagli all’intero settore. In Italia il grande patrimonio storico-artistico viene spesso percepito come un pozzo senza fondo da cui bisogna sottrarre risorse. La Sicilia, invece, ha capito che bisogna coniugare una qualificata offerta culturale con un’adeguata capacità di risposte economiche del territorio. Un esempio concreto di cosa significa investire in cultura e avere dei ritorni economici per tutto un territorio è il caso delle rappresentazioni classiche nel teatro greco di Siracusa. Nel 2010 si è registrato il record di incassi e di presenze, ciò significa che chi va ad assistere alle tragedie greche produce economia locale per i servizi che richiede e per i prodotti che acquista”.
Un altro dato positivo è’ arrivato dal rientro della Venere di Morgantina al museo di Aidone, in provincia di Enna.
“Il ritorno a casa della Dea di Morgantina – ha sottolineato Missineo – ha suscitato diverse opinioni, a volte anche polemiche.
Questi interventi hanno puntato l’attenzione sulla collocazione di un’opera d’arte così prestigiosa in un luogo sconosciuto e isolato. Pochi, invece si sono preoccupati, seppur criticamente, di indagare sugli innumerevoli risvolti positivi che tale rientro racchiude e di cosa può rappresentare per i piccoli centri.
Grazie al rientro della Dea e di altri tesori trafugati come gli acroliti e gli argenti, è possibile oggi poter pianificare la nascita del Distretto culturale siculo-greco-romano che coinvolge un bacino che racchiude Villa Romana di Piazza Armerina, il cui restauro sta per essere concluso, il sito archeologico di Morgantina, le esposizioni al museo di Aidone e il distretto siculo della ceramica di Caltagirone”.
Secondo Misssineo servono però anche altre iniziative per sostenere la crescita come “i bandi per il “potenziamento delle filiere produttive connesse al patrimonio e alla produzione culturale sostenendo i processi di gestione innovativa della risorse culturali” e sulla possibilità di “sperimentare e sviluppare azioni volte alla produzione, divulgazione e fruizione delle nuove forme artistiche legate all’arte contemporanea”, con i quali – ha concluso l’assessore – si sta tentando di poter creare un’opportunità per tanti giovani e per tante imprese private, anche del no profit, a investire sulla cultura perche’ e’ conveniente farlo”.