Piazza Armerina. Vi raccontiamo la nostra “Marcia della Pace”

Piazza Armerina. “Siamo tornati carichi di entusiasmo per la bellissima esperienza vissuta insieme con momenti di confronto e di crescita che non dimenticheremo” al ritorno dalla Marcia della Pace Perugia-Assisi ecco come alcuni dei partecipanti del gruppo partito da Piazza Armerina ha raccontato l’esperienza vissuta.
In tutto 54 i partecipanti, 32 del gruppo scout Agesci di Piazza Armerina 1, insieme ai 22 della comunità nigeriana ospiti di “Casa Mamma Margherita” e dell’Opera Pia “Trigona-Geraci” che, zaino in spalla, sono partiti la sera del 22 settembre con rotta “Perugia – Assisi”, pronti ad affrontare la Marcia per la pace nata 50 anni fa da Aldo Capitini.
“Nei due giorni precedenti la marcia – dice Maria Arena, una delle responsabili del gruppo scout- abbiamo avuto modo di partecipare al meeting di Bastia Umbra che offriva ben 10 laboratori e altrettanti seminari con lezioni di pace ogni giorno, il momento del meeting oltre che quello vero e proprio della marcia è stato l’occasione per diventare un unico grande gruppo insieme ai fratelli nigeriani con un confronto, al di là delle differenze di età e di esperienze, soprattutto per gli scout più giovani. Importante momento di crescita è stata poi la testimonianza di una giovane nigeriana sopravvissuta che si trovava sul barcone dei clandestini sbarcati a Lampedusa in cui ci furono 25 vittime”.
Circa 4 mila giovani, 3 mila in più di quanto previsto, hanno partecipato e contribuito con i loro pensieri a lezioni, seminari, laboratori di ogni genere e tematiche per mettere a punto e far valere la loro idea di pace, tra questi per il gruppo scout anche Mirko Milazzo che racconta: “Abbiamo appreso tanto nei vari laboratori, abbiamo conosciuto tra gli altri Paolo Ruffini e don Luigi Ciotti che ci hanno trasmesso tanto. Non è mancato neanche il divertimento tra suonate di chitarra, bongo e canti a squarciagola”.
Poi Mirko entusiasta continua: Arriva così il gran giorno, il vero e proprio motivo della nostra presenza in Umbria. Sveglia alle ore sei del mattino per prendere la navetta e arrivare in tempo al centro di Perugia dove inizia la nostra marcia. Legati bene gli scarponi, disteso il vessillo di Piazza Armerina e il collage di frasi e pensieri donatoci dai nostri concittadini ci siamo subito messi in marcia. Lungo il tratto di strada abbiamo incrociato migliaia di persone di tutte le età e tutte le razze, tutti che camminavano contro la morte per la fame, l’illegalità, la mafia, le dittature, le guerre, il terrorismo, la violenza, il razzismo, l’indifferenza, ma con un unico slogan da trasmettere al mondo: “Pace e fratellanza tra i popoli!”.

Marta Furnari