Piazza Armerina. Villa Romana i commercianti protestano per la nuova chiusura

Piazza Armerina. “Dopo pochi mesi di pausa ricomincia il nostro calvario” così inizia l’amaro sfogo di Mimmo Bonifacio il responsabile sindacacale Confesercenti per le problematiche dei commercianti presso l’area commerciale della Villa Romana del Casale.
Il responsabile sindacale Bonifacio, a nome degli associati del comparto lancia il grido di allarme per la quarta chiusura che riguarderà il sito archeologico patrimonio dell’Unesco a partire dal prossimo 2 novembre:“Abbiamo già subito tre chiusure ingiustificate della Villa, -dichiara Bonifacio- ogni volta il direttore del museo archeologico Guido Meli ci ha assicurato che sarebbe stata l’ultima chiusura per la completa realizzazione dei lavori che interessano la Villa ormai da parecchi anni, ma puntualmente non è mai stato così perché alla riapertura temporanea i lavori non sono mai stati ultimati, e per noi è diventata ormai una situazione economicamente insopportabile”. “L’ultima chiusura quella della scorsa stagione invernale –continua Bonifacio- aveva portato in aprile alla inaugurazione della basilica laica, ma anche questi lavori non sono completi. Vengono programmate sistematicamente chiusure, per l’ultima volta, poi, invece, ne occorrono di nuove perché dopo ogni inaugurazione ufficiale si scoprono nuovi problemi strutturali e l’incompletezza dei lavori. Noi non siamo dei tecnici e i problemi relativi ai lavori non ci riguardano, il direttore Meli li dovrà spiegare a chi di dovere, ma quello che invece ci riguarda e di cui chiediamo conto è il tracollo finanziario ed economico definitivo dell’area commerciale che conta 30 operatori oltre ad un bar e un ristorante, e l’indotto turistico fatto di tanti albergatori, bed and breakfast e tour operator, determinando, con queste chiusure immotivate, la perdita di flussi e presenze turistiche importanti anche a livello di ente Regione”.
Il sindacalista spiega “Ieri con l’apposizione di un cartello nei locali della biglietteria l’ultimo sorpruso si è consumato, con una nuova chiusura il 2 novembre, per il completamento e l’inaugurazione definitiva prevista a dicembre, senza però l’indicazione di una data certa! Mi chiedo: com’è possibile in un mese completare lavori che attendono di essere portati a termine da ben quattro anni? Ancora una volta Meli “farà finta” di completare i lavori con una bella inaugurazione e poi come per la basilica ci saranno così tanti altri lavori da realizzare che forse non basterà neanche il prossimo anno per completarli. Basti pensare che gli operatori turistici avevano già prenotazioni fino al 15 novembre che dovranno disdire. Parlo a nome di tutto: l’indotto le chiusure sono infondate e le promesse di Meli del “sarà l’ultima volta” inattendibili. I lavori che devono essere realizzati sono nella zona sud mentre le 6 stanze al momento aperte al pubblico sono nella zona nord perché chiuderle?”.
A sostegno della protesta interviene anche il presidente provinciale Salvatore Bonanno del settore Anva di Confesercenti: “Siamo pienamente solidali con i commercianti della Villa Romana e d’accordo con la linea scelta da Mimmo Bonifacio, perché Meli non può decidere senza aver prima consultato le rappresentanze sindacali”.
Infine Bonifacio: “Abbiamo chiesto un ‘incontro urgente con il prefetto la dott. Clara Minerva per rappresentarle le motivazioni che ci portano a dichiarare queste chiusure infondate, confidando nella sua sensibilità verso i problemi occupazionali della nostra categoria. Inoltre, abbiamo chiesto una convocazione urgente del consiglio comunale affinché i nostri consiglieri possano difenderci nelle sedi opportune. Una prima denuncia è stata presentata contro questo stato di cose, che continua a danneggiarci, circa due anni e mezzo fa, un’altra sarà, presto, presentata, rimaniamo in tal senso fiduciosi sull’operato della magistratura”.

Marta Furnari