Gagliano. Forti contrasti in Consiglio comunale, chieste dimissioni Sindaco

Gagliano Castelferrato. Una situazione politica difficile quella emersa nell’ultimo consiglio comunale, durante il quale si è parlato in particolare di variazioni al bilancio 2011, di riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, di equilibri generali di bilancio. Tutti temi bollenti sui quali si sono contrastati duramente i tre gruppi consiliari.
Tre gli emendamenti presentati alla variazione di bilancio 2011: il primo, firmato dai consiglieri Corallo e Stancanelli del gruppo Impegno per Gagliano, col quale veniva proposto uno storno di 5.479 euro della viabilità esterna per l’acquisto del motore da sostituire nello scuolabus. Emendamento per il quale l’opposizione (ormai divenuta maggioranza consiliare) si è espressa con voto contrario. Il secondo emendamento, presentato invece dai gruppi consiliari di opposizione “Per Gagliano” e “Misto” congela 211.693 euro di avanzo di amministrazione, ritenendo generica la proposta dell’amministrazione.
Con il terzo emendamento infine i gruppi di opposizione suddividono il totale delle variazioni che ammonta a 272.950 euro in: assistenza e beneficenza prestazione servizio (107.000 euro), debito fuori bilancio (23.356), assistenza scolastica (1.854), assistenza scolastica prestazione di servizio trasporti (8.000), impianti di videosorveglianza (85.000), viabilità interna acquisto beni immobili (47.739).
Al termine della votazione, i sette consiglieri del gruppo “Impegno per Gagliano”, facendo rilevare l’approvazione illegittima da parte dei gruppi di opposizione di una proposta su cui il ragioniere ed il revisore dei conti avevano espresso parere contrario, hanno abbandonato i lavori, compresa la presidente del consiglio, sostituita dal vicepresidente.
“Il riconoscimento dei debiti fuori bilancio – dice il sindaco Prinzi – è avvenuto con delibere illegittime. L’equilibrio di bilancio è stato approvato dai consiglieri dei gruppi “Misto” e “Per Gagliano” malgrado il segretario Aldo La Ferrera abbia ribadito che con l’approvazione dell’emendamento numero 3 delle variazioni di bilancio, nonostante il parere sfavorevole del ragioniere e del revisore dei conti, non esiste l’equilibrio di bilancio. Ciò significa che, con tale delibera di bilancio, qualunque deliberazione della giunta municipale e del consiglio comunale che comporta impegni di spesa avrà automaticamente il parere contabile sfavorevole. Pertanto si è bloccata l’attività ordinaria del comune. Ciò potrebbe determinare il commissariamento definitivo del consiglio comunale”. In conseguenza di ciò, già da lunedì scorso il sindaco ha emanato un’ordinanza per consentire la riparazione dello scuolabus.

I gruppi consiliari di opposizione “Per Gagliano” e “Misto” esprimono rammarico per quanto accaduto in consiglio comunale e affermano: «Finalmente l’amministrazione sta svelando il suo vero volto. Da maggio, ovvero a seguito dello scisma che ha determinato il cambiamento della maggioranza consiliare, tutto quello che avevamo pubblicamente denunciato in merito ai caratteri dell’amministrazione Prinzi, è venuto fuori con assoluta e indiscutibile chiarezza. È venuta fuori l’inadeguatezza nel fornire risposte alle necessità reali del paese e l’incapacità di accettare le regole del normale e leale confronto democratico. Da una parte una nuova maggioranza consiliare che, conscia del suo ruolo di controllo e di orientamento, si propone di dare una sterzata a un’azione amministrativa sterile e per di più dispendiosa; dall’altra un’amministrazione incapace di accettare la regola dei numeri e già protesa all’azione delegittimante e violenta».
Poi un riferimento all’abbandono dei lavori da parte dei consiglieri vicini a Prinzi: «Si può discutere, dissentire, criticare, ma non si può perdere il decoro della persona, il rispetto per l’altrui opinione e soprattutto il senso di civiltà. I punti all’o.d.g. si possono votare o non votare, accettiamo persino che consiglieri e assessori dell’amministrazione Prinzi, decidano di abbandonare il loro posto per non votare i debiti fuori bilancio e, soprattutto, per non votare la Rielaborazione del Piano per la polizia municipale e il no alla soppressione del tribunale di Nicosia. È persino ridicolo che ora, dopo 8 anni, il sindaco parli di soldi che vogliamo artificiosamente bloccare. La cosa peggiore è stata la provocazione da parte di qualche assessore e di qualche consigliere che, pur avendo abbandonato il proprio posto, hanno avuto il cattivo gusto di sedere tra il pubblico e disturbare il prosieguo del consiglio con accuse e invettive nei confronti della vicepresidenza del consiglio. Tra essi, cosa che riteniamo gravissima, il gesto del presidente del consiglio, che, per il proprio ruolo istituzionale di garanzia e imparzialità, avrebbe fatto meglio ad assumere un atteggiamento assai più composto, e decisamente meno avvezzo al clima di squadrismo che montava tra le file amiche. Invitiamo consiglieri ed assessori ad assumere un comportamento più ortodosso e adeguato. Al sindaco torniamo a chiedere un atto necessario: le dimissioni».


Valentina La Ferrera