Commissariamento Comune Barrafranca per consegna rete idrica

Barrafranca. “ Riteniamo che l’ atto del commissariamento da parte della Regione al comune barrese, così come altri che si stanno consumando in altre parti della Sicilia, è illegittimo sotto il profilo giuridico e politico”. Questa la dichiarazione del rappresentante del forum provinciale di Enna per l’acqua pubblica, Carlo Garofalo dopo aver appreso che il comune di Barrafranca è stato commissariato dalla Regione Sicilia per la consegna della rete idrica e degli impianti all’Ato idrico.
La regione siciliana con il dipartimento dell’acqua e dei rifiuti ha nominato un commissario ad acta e diffidato il comune per la consegna immediata delle infrastrutture idriche, fognarie e depurative al gestore del sistema idrico integrato nell’Ato di Enna. Infatti Barrafranca è l’unico tra i comuni della provincia a non aver consegnato all’Ato Idrico gli impianti, ritenendo che il risparmio dell’erogazione è minore perché i cittadini barresi pagano molto meno. “Esprimiamo solidarietà – afferma Garofalo – al sindaco e al consiglio comunale, dando la nostra disponibilità ad ogni forma di collaborazione che stoppi il tentativo di privatizzare il servizio idrico che deve rimanere di esclusiva competenza del comune in forza di quanto espresso dalla maggioranza dei barresi in occasione del referendum”. E poi sul provvedimento adottato dalla Regione, aggiunge: “ Vorremmo ricordare al governo Lombardo che di recente ben 27 milioni italiani, rappresentando la maggioranza degli elettori, si sono espressi tramite quesito referendario perché la gestione dell’acqua torni ad essere pubblica. Ci chiediamo come mai si adotta questa iniziativa da parte della Regione su Barrafranca e su altri comuni siciliani che si rifiutano di consegnare le reti e gli impianti?”. In Sicilia oltre 35mila siciliani, 105 consigli comunali e la provincia di Messina hanno presentato una proposta di legge ad iniziativa popolare e consiliare per la ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato. Anche la commissione Ambiente all’ Ars avrebbe finito di esaminare le varie proposte di legge presentate per la ri-pubblicizzazione del servizio e a giorni si appresta a varare la proposta di legge. “ Dal 2009 vari ordini del giorno – prosegue Garofalo – sono stati oggetto della stessa assemblea regionale che si è espressa per una moratoria sui commissariamenti, prima in attesa dell’esito referendario e dopo il varo della nuova legge; la stessa assemblea regionale con l’art. 49 della legge finanziaria 2010 ha previsto addirittura la rescissione dei contratti per sopraggiunto interesse pubblico”. Da alcune settimane il forum regionale per l’acqua pubblica e il coordinamento degli Enti Locali ha chiesto un incontro al presidente della Regione ed all’assessorato regionale all’Energia per discutere di questi atti, ritenuti illegittimi, e per concordare una moratoria, in attesa del varo della legge regionale che regolamenterà il servizio idrico integrato nella forma della gestione pubblica. Il forum regionale per l’acqua pubblica troverebbe la soluzione in una proroga dei commissariamenti per Barrafranca e per tutti i comuni siciliani che ancora oggi hanno la fortuna della gestione pubblica dell’acqua. Non è scontato che già in questi giorni venga convocata una seduta urgente del consesso civico barrese.

Renato Pinnisi