Piazza Armerina. Cerimonia magistrale dei cavalieri guardiani di pace

Si è da poco svolta a Piazza Armerina presso il Gran Priorato di Sant’Andrea la cerimonia magistrale dei cavalieri guardiani di pace aderenti alla confederazione internazionale dei cavalieri crociati in Sicilia.
L’intensa giornata culminata con l’investitura dei nuovi cavalieri di pace, tra cui il piazzese Antonino Di Catania, impiegato Asp e da sempre impegnato nella società civile con molteplici attività di volontariato e nel tessuto politico cittadino, ha avuto inizio al feudo Gigliotto.
A metà mattinata i neo cavalieri e le neo dame hanno seguito un ritiro spirituale, condotto da frà Salvatore Di Bartolo, padre francescano dell’ordine dei frati minori. Durante il ritiro spirituale sono intervenuti il prof. Giorgio Cegna, gran cancelliere della confederazione, frà Salvatore e padre Tobias.
Tema centrale del ritiro spirituale è stata la pace. “Dobbiamo seguire gli insegnamenti di San Francesco, che voleva diventare cavaliere, ma che ha capito che il suo lavoro serviva ad Assisi” ha detto il gran cancelliere Cegna. Poi padre Tobias:“Che cosa significa pace? L’occidente è vittima della guerra, e realmente c’è bisogno della pace, io vengo dall’Africa e sogno ogni giorno un mondo senza guerra, senza conflitti”.

Nel pomeriggio ha avuto luogo la cerimonia magistrale, presso il Gran Priorato di Sant’Andrea, nel corso della quale è stato commemorato il giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia, che è diventato postumo un cavaliere guardiano di pace. La confederazione ha così voluto ricordare un uomo che ha dato la vita per la democrazia e per la pace.
La cerimonia di investitura è stata voluta e organizzata dal Priorato di Enna, nella persona del cavaliere Gabriele Martone, neo commander della confederazione. Tra i cavalieri presenti per Piazza Armerina anche il cavaliere Elio Savoca e Antonino Guagliardo. Nel corso della cerimonia oltre ai guardiani di pace hanno ricevuto l’investitura di dama e di scudieri rispettivamente i giovani: Cristina Savoca, Sergio Martone e Paolo Guagliardo.
“Questa investitura mi onora -ha detto Nino Di Catania- e mi impegna ancora di più a dedicarmi alla promozione della cultura della pace nei campi di vita in cui sono presente con le mie attività ogni giorno”.

Marta Furnari