Comitato pro Salute chiede riapertura reparto ostetrica ospedale di Leonforte

Leonforte. Riceviamo da parte di Enrico Caruso del Comitato pro Salute la seguente comunicazione: “Lo scorso 25 ottobre la Commissione Sanità dell’ARS, in accordo con il Governo regionale, ha spostato l’esecutività del decreto sulla rete dei punti nascita in Sicilia dal 1 luglio 2012 al 1 ottobre 2012. Entro ottobre dovrà essere effettuato il potenziamento strutturale e organizzativo dei reparti di ostetricia e ginecologia che resteranno attivi.
“Solo successivamente – ha dichiarato in proposito il ministro della Salute Fazio – verranno chiusi quelli che non raggiungono i 500 parti l’anno e verrà valutato se e quali deroghe ci saranno per i punti nascita collocati in zone disagiate”. Preme capire, allora, quale motivazione impedisca che si possa continuare a partorire a Leonforte, visto che oltre a questo rinvio c’è anche una sentenza immediatamente esecutiva del Tar che obbliga l’Asp di Enna a riaprire l’ostetricia dell’ospedale di Leonforte. Ci domandiamo allora sulla base di quale diritto le decisioni del dott. Baldari relative all’ospedale leonfortese possano essere in deroga sia al ministro della Salute sia alla sentenza del Tar. Decisioni che a noi sembrano del tutto arbitrarie,
L’assessore regionale alla salute Massimo Russo, inoltre, nel commentare l’accordo raggiunto con la commissione salute dell’Ars – della quale fa parte, lo ricordiamo, anche l’on. Paolo Colianni – ha dichiarato: “Era importante far comprendere ai cittadini che il piano di riconversione dei punti nascita è stato adottato sulla base di evidenze scientifiche e per garantire la massima sicurezza delle mamme e dei loro figli”. Ebbene, a noi non ci sembrano del tutto chiare quali siano state le evidenze scientifiche che abbiano portato alla penalizzazione di 40 mila utenti sparsi su un territorio orograficamente disagiato che difficilmente faranno rifermento all’ospedale Basilotta di Nicosia, decentrato rispetto a qualsiasi altra località della zona centro-nord della provincia ennese e che il viaggio in queste nostre strade provinciali – che non sono le superstrade americane – non offre sicurezza e garanzie né alle partorienti né ai nascituri. Riteniamo che ci sia ancora tempo per poter rivedere sul territorio le scelte fatte, e in questa direzione invitiamo le forze politiche dei comuni di Leonforte, Assoro, Nissoria, Agira, Regalbuto e Gagliano a fare pressioni sui loro referenti politici alla Regione affinché questo tempo per ridiscutere possa portare a scelte forse meno asetticamente scientifiche ma più umanamente e manifestamente razionali. Chiediamo, inoltre, ai sindaci dei paesi suddetti, che chiedano al dott. Baldari la riapertura, se necessario anche con interventi di legge, del reparto di ostetrica dell’Ospedale di Leonforte.
Continueremo la nostra battaglia a sostegno del Ferro Branciforti Capra di Leonforte utilizzando ogni strumento che uno Stato di diritto ci offre, perché in gioco c’è la possibilità di avere cure e assistenza sanitaria efficiente e in tempi utili che non ci lascino morire dentro un’ambulanza in caso di urgenza”.