Venere di Morgantina un coinvolgimento emotivo per cento anziani di Catenanuova

Catenanuova. Una gita che può essere considerata fuori porta per i 100 anziani di Catenanuova che ieri hanno partecipato alla visita guidata al museo di Aidone e Morgantina, che ha assunto un significato importante per le poche conoscenze sul settore cioè, i luoghi degli scavi e la visita al museo dov’è custodita la statua di Venere. Importante anche la visita alla biblioteca comunale Scovazzo Cordova. Nel pomeriggio, la visita agli scavi di Morgantina, dove le bellezze esistenti non sono state apprezzate nella giusta misura per una eccessiva fiscalità da parte del personale incaricato, che ha rallentato gli ingressi controllando attraverso la carta d’identità la provenienza degli ospiti, se ennesi un prezzo e per le altre province un corrispettivo più incisivo. Per gli stranieri si sconoscono i parametri. Tutta colpa della regione- affermano gli addetti, ma i catenanuovesi, nell’occasione, erano accompagnati dal sindaco di Catenanuova Biondi, dalla responsabile del centro Antonietta Cuocina e dallo staff, che preventivamente avevano già inviato un fax con i nomi dei partecipanti. Un ritardo fatale e il sopraggiungere della pioggia non ha consentito di poter godere pienamente i luoghi, sapientemente illustrati, da sotto l’ombrello, dalla giovane laureata ramo di formazione di operatore turistico, Margherita, che in attesa del già annunciato concorso nel settore, con una felice oratoria e un pizzico di fantasia, ha dato veramente vita alla storia e ai personaggi, con i riferimenti del tempo in cui a Morgantina c’era la vita. Da una parte, dunque precari a darsi da fare per offrire una giusta ricettività e dall’altra il personale stabile, poco adeguato numericamente rispetto alle esigenze di un sito in continua crescita. Un coinvolgimento dunque fra passione e prospettiva di lavoro anche nel museo, dove i volontari dei “Rangers” ( 60) integrano il loro impegno con i custodi ufficiali, sperando in un futuro più stabile. Per Margherita, in riferimento alla statua della Venere di Morgantina, la propensione ad attribuirle non un simbolo di bellezza corporea ma piuttosto un appellativo più appropriato, quello di Demetra, “Madre della terra e dispensatrice di benessere”, in un ambiente dedito all’agricoltura e alle messi. “Una visita culturale per noi importante – ha evidenziato la responsabile del centro, Antonietta Cuocina – che ha calamitato davvero l’attenzione degli anziani in maniera forte e coinvolgente come non succedeva da tempo”.

Carmelo Di Marco