Campanile chiesa Carmine di Troina come il Colosseo, lavoro di manutenzione sarà pagato da azienda del nord

Troina. Inserito tra i monumenti nazionali sotto la tutela dei Beni Culturali, il Campanile della Chiesa del Carmine, ritroverà il suo splendore grazie ai lavori di manutenzione speciale, che inizieranno domani, pagati della ditta Ilesa di Belluno, che ha già realizzato i lavori di recupero di una delle galleria che dalla Diga Ancipa conduce l’acqua alla Centrale Elettrica di Radicone, da poco inaugurata.
L’erbaccia cresciuta attorno al Campanile per oltre 60 anni, dopo l’ultimo restauro, ha fatto sì che un’opera di così tanto pregio, vivesse in una condizione di profondo degrado.
Grazie all’iniziativa del Parroco, Don Pietro Antonio Ruggiero, e all’adesione gratuita e immediata del Presidente della Ditta, il dr. Guido Agostini, il Campanile sarà restituito alla storia e alla cultura della sua città.
“Custodire i beni architettonici è un dovere morale verso le future generazioni, dice Don Ruggiero, e proporne l’adozione a tutti quegli imprenditori che ne hanno la possibilità, significa sensibilizzare alla tutela del territorio”.
In effetti, l’adozione di un bene architettonico, con la presa in carico delle spese di restauro da parte delle aziende più facoltose, è un’iniziativa che comincia a prendere piede in Italia. Uno dei primi a realizzare questo progetto è stato l’imprenditore Diego Della Valle, che ha sponsorizzato il restauro del Colosseo. Troina come Roma, quindi, almeno per sensibilità e lungimiranza. La Ditta Ilesa, infatti, come nel caso di Diego Della Valle, non realizzerà personalmente i lavori del campanile, ma adotterà l’opera per segnalare il proprio passaggio da Troina.
L’elegante campanile cuspidato del 1597 a forma conica, è rivestito di piastrelle di majolica, che l’altro, hanno ornamentazioni non comuni, in pietra da taglio azzurrina del tardo rinascimento ed alquanto baroccheggianti.



Sandra La Fico