Torino: Il Majorana di Piazza Armerina all’EXPO Italia 150

L’“Industriale” di Piazza Armerina insieme ad altre 17 scuole provenienti da Sicilia (8), Calabria, Campania e Puglia (le regioni dell’Obiettivo 1, finanziate con i Fondi Strutturali Europei), nei giorni scorsi è stato presente con il proprio stand alle Officine Grandi Riparazioni di Torino dove si sono tenute (e lo saranno ancora per il mese di novembre) le più importanti manifestazioni con cui la prima capitale d’Italia ha celebrato il 150° anniversario dall’Unità. Per tre giorni le delegazioni formate da due alunni e due tra docenti e dirigenti scolastici hanno alternato momenti di incontro con le scuole torinesi -a cui hanno illustrato, attraverso dei workshop e l’esposizione di materiali negli stand, la propria storia e quanto questi istituti hanno realizzato negli anni con i fondi europei (PON, FSE e FSER) in attività didattiche e attrezzature-, momenti di vera emozione con le visite alle due più importanti mostre curate da Riccardo Luna “Fare gli Italiani. 150 anni di storia nazionale” e “Stazione Futuro. Qui si rifà l’Italia”, e altri dedicati ad un breve capatina in città con la visita al Museo Egizio e alla visita della Reggia di Venaria.
Le scuole, tutte rigorosamente istituite entro la fine dell’‘800, nel primo periodo dell’Italia Unita, oppure nei periodi ancora precedenti, avevano accolto l’invito della Direzione Generale per gli Affari Internazionali, Ufficio IV del MIUR, a partecipare al progetto “Con l’Europa, la scuola festeggia 150 anni di storia”. Alle scuole è stato chiesto, attraverso pagine web, di illustrare la loro antica storia, il percorso compiuto in 150 anni di storia e di evidenziare, per questi ultimi anni, i cambiamenti realizzati grazie ai finanziamenti erogati attraverso i Programmi Operativi Nazionali.
È stata una esperienza molto importante che ha permesso alle scuole partecipanti, provenienti da realtà molto di diverse, di confrontarsi e di condividere le stesse esperienze e gli stessi spazi. La presenza della scuola siciliana è stata molto numerosa e qualificata, otto scuole superiori provenienti da Catania, Palermo, Agrigento e Siracusa ma anche da realtà minori come Corleone, Marsala e Piazza Armerina; siciliana anche la scuola che ha coordinato il progetto, l’”Antonello” di Messina.
L’occasione si è rivelata molto interessante ed ha stimolato la ricerca di materiali e documenti utili, da una parte a ricostruire la storia dell’istituto e dall’altra di fare il punto su quanto si sia riusciti ad implementare l’offerta formativa e le risorse strumentali grazie ai Fondi Europei che al 50% contribuiscono alla realizzazione dei progetti del PON.

E così il Majorana ha “scoperto” di essere vecchio di 147 anni, visto che è stato istituito il 13 febbraio 1864, all’indomani dell’Unità d’Italia, come Regia Scuola Tecnica Statale a cui si aggiunsero la Scuola Tecnica Agraria la Scuola di Avviamento Professionale a tipo Industriale (Arte e Mestieri). Fra tre anni, nel 2014 celebrerà i propri 150 anni e per allora, proprio grazie a questi lavori realizzati, avrà già una base da cui partire per le proprie celebrazioni. Il moderno Industriale nasce nel 1941 e avrà ben presto una sede degna nello storico edificio di piazza Cascino. Infatti il trasferimento dell’ITIS nella sede attuale è avvenuto solo nel 1982 e al 1983 risale l’intitolazione a Ettore Majorana. Prima di allora aveva avuto solo una intitolazione a Bruno Mussolini, che, dal momento che fu fatta a ridosso della caduta del regime fascista, non venne mai neppure resa nota. Nel 1997, all’ITIS fu aggregato il PACLE, Perito Aziendale e Corrispondenti in Lingua Estera che per rispondere meglio alle esigenze che emergevano dal territorio votato al turismo, è diventato prima sperimentazione “Erica”, e poi, infine, Perito Turistico secondo la sperimentazione “Iter”.

Franca Ciantia