USB Piazza Armerina: “Oramai è certo ospedale Chiello è stato cancellato!”

Piazza Armerina. “Dopo tre anni dal varo del piano di rientro della sanità siciliana il Governo Regionale ha “definitivamente cancellato” il Chiello di Piazza Armerina! L’indicazione luminosa posta all’incrocio vicino ai semafori che indicava l’ospedale Chiello è stata rimossa e distrutta! Al suo posto è stata esposta in bella vista l’insegna del PTA, Presidio Territoriale Assistenza. La trasformazione dell’Ospedale in PTA significa perpetrare l’attuale azione di smantellamento delle attività complesse. Ove ce ne fosse stato bisogno adesso è chiaro a tutti che l’ospedale, così come l’abbiamo visto, non esiste più. Il Governo Siciliano di Raffaele Lombardo e di quanti lo hanno sostenuto e continuano a sostenerlo “ha rubato” ai Piazzesi e a tutti i Comuni del circondario il diritto all’assistenza sancito dalla Costituzione Italiana. Quando tre anni fa è stata denunciata la soppressione dell’ospedale in molti si sono precipitati a smentire tale fatto: politici, sindacalisti e individui di ogni genere, bacchettando e boicottando tutte le iniziative messe in campo in difesa dell’ospedale. Siamo stati costretti a sospendere scioperi e manifestazioni perché diffidati perfino dalla Polizia. I politici anziché ascoltare le istanze dei cittadini che li hanno votati hanno ignorato anche la petizione di quasi tutto l’elettorato attivo Piazzese che chiedeva di non cancellare il proprio ospedale, ma anzi di potenziarlo. Politica sorda agli appelli dei cittadini che per essere più chiara ha dichiarato attraverso il Presidente della Provincia di Enna che quattro ospedali erano troppi. La Deputazione ennese da un lato ha partecipato alle manifestazioni e dall’altro non ha fatto nulla per arginare la chiusura dell’ospedale! Non si contano gli innumerevoli incontri e riunioni tra ASP, Amministrazione Comunale, Sindacati e Comitati Cittadini, tutti puntualmente disattesi negli impegni. Totalmente ignorata anche la sentenza del TAR tesa a riattivare il punto nascita, mentre nel resto della Sicilia sono stati riattivati con una sospensiva del Governo Regionale. La grande manifestazione di aprile che ha visto la partecipazione di: Amministrazione Comunale, Deputazione Provinciale, Sindacati, Comitati e migliaia di cittadini è rimasta del tutto ignorata. Per tentare un’ultima difesa del Chiello occorre una grande mobilitazione generale di tutta la città, Amministrazione in testa, coinvolgendo tutti i Comuni della zona sud della provincia che trovano assistenza sanitaria al Chiello. Come USB abbiamo messo in campo tante iniziative di lotta ricercando l’unità con tutti, evitando rotture, convinti che solo con l’unità possiamo sperare in una soluzione positiva della vertenza. Per questo chiediamo a tutti di non essere lasciati soli ma di attivarsi per uno sciopero generale della città e una manifestazione a Palermo all’Assessorato Sanità”.

Quanto sopra è il documento pervenuto a cura di Aldo Murella e Maurizio Libro, della segretaria regionale del Sindacato USB