Aperta la Villa Romana? Un affronto per i turisti

Piazza Armerina – “Stanno soffrendo tutti, soprattutto i ristoranti e gli alberghi. Ce n’è uno, di una certa dimensione, che ha annunciato più volte la chiusura. Stanno resistendo, perché siamo a Piazza Armerina: solitamente, non avendo altre prospettive, avrebbe già chiuso”.Maurizio Prestifilippo, piazzese, ex sindaco, ed attuale presidente provinciale della Confcommercio di Enna, fotografa una realtà dai colori foschi. “Quello che finora abbiamo visto, a cominciare dalle reazioni del sindaco Nigrelli – rileva – è invece una tendenza a minimizzare, dicendo che entro 2 mesi i lavori di restauro saranno completati. Ed invece, se si va alla Villa Romana, ci si rende conto che è una vera utopia. Lì, c’è ancora un cantiere aperto…E’ vero che in parte è visitabile, ma è un affronto per i turisti – sottolinea Prestifilippo – perché possono visitare solo 2, 3, stanze. Tanto valeva, non tenerla aperta…” I lavori di restauro dei mosaici e di rifacimento della copertura della Villa Romana – finanziati con i 18 milioni del Por (più altri 5 del Pit per i parcheggi), ed iniziati nel lontano 2006, quando Prestifilippo era ancora sindaco – si dovevano concludere dopo 3 anni, nel 2009…

A dirigere i lavori – nella doppia veste di “controllore e controllato”, come fanno notare da queste parti – c’è l’architetto Guido Meli, ex direttore del Dipartimento del restauro della Regione siciliana, nonché dirigente del Museo archeologico Villa del Casale. Nel 2006, fu nominato Alto commissario – con un appannaggio di 52 mila euro l’anno, oltre le spese – il critico d’arte Sgarbi. Che da queste parti si vede raramente.

“Ma le responsabilità – osserva – sono della politica regionale. Il committente, la Regione siciliana, il più importante intervento di restauro degli ultimi 30 anni in Sicilia, l’ha sempre tenuto in grande dispregio – denuncia Prestifilippo…

Caty Procaccianti (nella foto), è la titolare della Omnia Turist, la società che da 11 anni, si occupa di management e marketing turistico promozionale nella città dei mosaici. Propone pacchetti turistici, organizza mini escursioni, etc. “Non avendo il mare, ma come unica risorsa la Villa romana – racconta la giovane manager piazzese – il nostro turismo aveva puntato tutto sul patrimonio archeologico…

La notizia che la riapertura della Villa romana del Casale – preannunciata per i primi di dicembre con manifesti formato 3×6 ( piazzati persino negli aeroporti dell’isola) – è slittata all’anno prossimo… Non se l’aspettava, a quanto pare, neanche l’assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo. Che ha dovuto annullare la cerimonia ufficiale di riapertura della Villa romana – prevista entro la prima settimana di dicembre – con la partecipazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Insomma, una figuraccia, per le istituzioni responsabili degli infiniti lavori di restauro: l’Alto commissario Vittorio Sgarbi e il direttore dei lavori, nonché dirigente del Museo archeologico Villa del Casale, Guido Meli. Tra l’altro, dopo la recente ispezione prefettizia nel cantiere, è anche emerso che non è mai stato rispettato il “protocollo” di legalità antimafia (per responsabilità del Rup: l’ex dirigente della Soprintendenza ennese, Rosa Oliva)…

Lo scorso mese di ottobre alla fiera di Rimini – riferisce la manager della Omnia Turist – uno dei contesti fieristici nazionali più importanti, dove noi eravamo gli unici rappresentanti della provincia di Enna – sottolinea – perché nessuno, a cominciare dalle istituzioni, ha voluto scommettere sulla promozione del nostro territorio, ci hanno fatto fare anche la figura dei pagliacci in ambito internazionale. E’ stato umiliante – racconta Caty Procaccianti – sentirmi dire da un buyer straniero, che in una sola settimana, erano arrivate 4 comunicazioni ufficiali diverse da parte del Museo archeologico che gestisce la Villa romana. Con queste chiusure del sito ad muzzum, senza alcuna programmazione – lamenta – hanno azzerato ed annullato i nostri pluriennali rapporti con aziende con cui lavoravamo da decenni…” Informazioni cercasi. Dal 1 novembre, Caty ha deciso di chiudere “per protesta” l’info point di via Umberto…

Il resto, su Centonove di questa settimana…