Enna: Per i poliziotti ennesi corso di BLSD

I poliziotti ennesi sono stati addestrati ad arrestare l’infarto, l“assassino” più spietato del mondo occidentale, che colpisce in Italia oltre 170.000 persone all’anno, determinando circa un arresto cardio-circolatorio ogni 9 minuti. L’arresto cardiaco è il blocco completo della funzione meccanica del cuore, un evento drammatico che potrebbe essere contrastato attraverso la corretta applicazione della “catena di sopravvivenza”, praticando cioè tempestivamente la rianimazione cardiopolmonare. Negli uffici della Questura si è conclusa la prima giornata dedicata al corso di formazione BLSD (Basic life support-defibrillation). Ad avviare l’attività formativa è stato il medico principale della Polizia di Stato dottoressa Letizia Galtieri, dirigente dell’Ufficio Sanitario della Questura, in collaborazione con il medico Davide Di Fabrizio e i volontari dell’Associazione “Misericordia”, coordinati dal Primo Dirigente Medico della Polizia di Stato dottoressa Iolanda La Torre, coordinatore sanitario per l’Italia Meridionale del centro di formazione BLSD. Nel corso dell’incontro è intervenuto il Sostituto Procuratore della Repubblica Francesco Rio, che ha illustrato gli aspetti giuridici connessi al soccorso. Per l’occasione erano presenti il dirigente la Squadra Mobile, Giovanni Cuciti, il capo gabinetto Giada Pecoraio ed il dirigente la Sezione di Polizia Stradale dr. Fabio D’Amore, nonché personale delle Volanti e dei diversi Uffici della Questura, dei Commissariati distaccati e della Polizia Stradale. Chi, come gli uomini e le donne della Polizia di Stato, pattuglia costantemente il territorio per attività di prevenzione, ha più possibilità, infatti, di raggiungere o essere vicino a qualcuno che abbia bisogno di primo soccorso. Per questo motivo da qualche anno è stato attivato il progetto “Cuore – codice blu” del servizio sanitario della Polizia di Stato, che nasce per formare il personale non sanitario di Polizia alla rianimazione cardio-polmonare. L’iniziativa locale, fortemente voluta dal Questore, Salvatore Patanè, contribuisce a rafforzare l’idea di una polizia di “prossimità” sempre più vicina al cittadino, in tutti i momenti di difficoltà: allorché è vittima di un reato o quando viene colpito da un improvviso malore, nel pieno rispetto dei fini istituzionali, che prevedono anche la prestazione del soccorso in caso di calamità o infortuni, naturalmente sempre in stretta collaborazione con le strutture che a tale attività sono specificamente deputate.