Gagliano. Crisi politica tra Consiglio e Giunta

Gagliano. I gruppi consiliari di opposizione, Per Gagliano e Misto, hanno inviato ai cittadini gaglianesi una lettera aperta con l’intento di informarli su quanto sta accadendo nella politica locale. Nella lettera si legge: “Da circa otto mesi due consiglieri della maggioranza che appoggiava il sindaco hanno deciso coraggiosamente di lasciare la poltrona e la condivisione di dare vita a un nuovo gruppo consiliare a fianco del gruppo Per Gagliano, come altra forza di opposizione. Di fronte a tale situazione il sindaco avrebbe potuto scegliere tra due soluzioni: collaborare o dimettersi. Lui ha deciso di scegliere una terza soluzione.
Nel consiglio comunale del 30 novembre scorso abbiamo voluto emendare il bilancio inserendo delle proposte di spesa riguardanti: l’assistenza agli anziani; le attività sportive; la scuola; la protezione civile; la manifestazione dei Magi; l’acquisto di uno spazio espositivo presso l’Outlet Village; l’agricoltura; l’artigianato; il commercio; e la videosorveglianza. Per il resto abbiamo lasciato inalterate le proposte dell’amministrazione, compresa quella di 47 mila euro della Regione, più 7 mila del Comune, per il ripristino della via Martoglio; così come anche le proposte riguardanti la pubblica illuminazione, il cimitero e le scuole. Pertanto non è vero che l’amministrazione non dispone di denaro”.
Nella lettera si legge inoltre: “Il sindaco e il presidente del consiglio, con continui viaggi a Palermo, hanno cercato di fare annullare le delibere legittimamente votate dal Consiglio il 30 settembre scorso e di fare sciogliere il Consiglio stesso, sull’onda delle discutibili motivazione dell’ufficio finanziario. Ebbene, abbiamo constatato con soddisfazione che nessuno dall’Assessorato ha ritenuto credibili le tesi del ragioniere e del sindaco. Né tantomeno è stato sciolto il Consiglio. Si va a Palermo e non ci si preoccupa di leggere la Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia per accorgersi che il comune di Gagliano può ottenere un finanziamento pari a 400 mila euro e lo perde perché non viene fatta una semplice domanda. Tutti i comuni della provincia si preoccupano di presentare istanza di finanziamento per progetti di videosorveglianza, tranne Gagliano”.
Infine: “Non abbiamo mai proposto di togliere soldi ai servizi sociali, alla mensa scolastica o alla via Martoglio. Vogliamo che Gagliano non sia più il paese dove si bruciano 10 milioni di euro delle royalties tra clientelismo e mattonelle. La gente continua ad emigrare perché i soldi non vengono investiti per il lavoro e lo sviluppo. Non vogliamo più bugie sulla Rocca sul centro di raccolta intercomunale, sul piano regolatore, sulle strade, sugli impianti sportivi e sull’asilo nido. Non vogliamo inoltre un paese che ripudia la cultura”.

Valentina La Ferrera