Catenanuova, un paese con poca storia, ma legato ai personaggi del recente passato

Catenanuova. Con la posa del busto di Giacomo Matteotti e la collocazione di una nuova palma al posto di quella distrutta dal punteruolo rosso, finalmente ridato il passato alla omonima piazza, lungo la via P.Umberto. Alle 11, infatti, con una cerimonia ufficiale, è stato scoperto il busto alla presenza delle autorità militari, le associazioni culturali, politiche con la presenza del sindaco della giunta al gran completo, Santo Zampino per il Pdl, Pippo Cardaci per l’UDC e tanti cittadini. Per la parte scolastica, il dirigente Caltagirone, la babysindaco Emanuela Romano e un larga rappresentanza di studenti e di cittadini.
A ricordare la figura di Matteotti è stata chiamata la docente in pensione Nunzia Di Benedetto, che ne ha tracciato le linee essenziali, dal versante politico ai rapporti con la dittatura, enfatizzandone il rapporto umano sulle scelte. Da parte sua il sindaco ha parlato della storia, ma si è rivolto ai giovani studenti, toccando argomenti forti, quali la condanna dell’uso della droga, dell’alcool, la perdita dei valori sociali, che sono la base per un futuro migliore. Ha anche preannunciato la posa di un altro busto marmoreo, quello di Garibaldi, altro punto fermo nella storia dell’Unità d’Italia. Bisogna anche riconoscere al sindaco il culto e il rispetto per la storia, infatti, i continui interventi per “migliorare” visivamente e negli arredi le piazze Falcone-Borsellino, Andrea Riggio, Guglielmo Marconi, Fratelli Rosselli, e la posa dei busti marmorei di Aldo Moro, Giacomo Matteotti, San Pio, sono da accreditare all’amministrazione Biondi.

Moro, Matteotti, e San Pio, a imperitura memoria, portano in calce l’incisione del nome del sindaco pro-tempore, e in quello di Moro anche quello del tecnico e della ditta realizzatrice, a conforto di un coinvolgimento encomiabile delle maestranze locali, che sono alla base per una crescita culturale della comunità.

Carmelo Di Marco