Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone. SP4: scatta l’ira della gente

Un documento unitario delle amministrazioni comunali di Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone, i tre comuni maggiormente interessati, da inviare subito al presidente della Provincia Giuseppe Monaco, affinché intervenga presso le istituzioni statali e regionali per sbloccare i fondi della strada provinciale n. 4. Fondi che, a causa della crisi finanziaria, sarebbero stati temporaneamente bloccati dal governo Monti. E’ stato questo in sintesi l’esito del sit-in organizzato ieri dal comitato di protesta presieduto dal giovane piazzese Andrea Arena e al quale hanno partecipato i sindaci di Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone, Sebo Leanza, Fausto Nigrelli e Filippo Gangi, nonché amministratori e consiglieri comunali delle tre cittadine, la federazione provinciale della sinistra, comitati vari e circa trecento cittadini, molto meno di quanto ci si aspettasse, parecchi dei quali armati da carriole, forconi e attrezzi vari, portati simbolicamente sul luogo della frana. Tra i più arrabbiati i pendolari che giornalmente si districano tra mille difficoltà in quell’imbuto di strada provinciale 88, impropriamente chiamata a scorrimento veloce, ma definita non a torto mulattiera o strada maledetta, sulla quale gli ingorghi giornalieri si sprecano e solo per fortuna non c’è scappato il morto. Tra questi gli studenti valguarneresi che frequentano le scuole superiori di Piazza Armerina, operatori ospedalieri, lavoratori di ogni genere. Non era presente invece alcun rappresentante della Provincia regionale, sui quali, in particolare sul presidente Monaco, si sono scatenati maggiormente gli strali della gente, per non essere stati capaci in ben 6 anni di odissea giornaliera, di sistemare quel tratto di strada di 300 metri circa, reso inagibile da una frana all’altezza della galleria Grottacalda. Qualcuno maliziosamente asseriva, che purtroppo non era una strada di collegamento al capoluogo, perché altrimenti sarebbe stata già sistemata. Arteria comunque di primaria importanza che collega l’autostrada Catania- Palermo e Valguarnera, a Piazza Armerina e Aidone, sedi dei più importanti siti archeologici dell’Isola. Non se la sono fatta franca nemmeno i sindaci dei tre comuni interessati, anche loro contestati durante gli interventi. A fare scattare l’ira della gente, la probabilità appunto che il finanziamento di circa cinque milioni di euro, metà proveniente dallo Stato e metà dalla Regione, rischia di perdersi per la crisi finanziaria in atto. Due milioni e mezzo circa erano pronti per riparare il tratto interrotto all’altezza della galleria Grottacalda, l’altra metà, il tratto di circa 20 Km che parte dalla parte bassa di Mulinello insidioso e pieno di buche. Il sindaco di Aidone Filippo Gangi: “la mancata erogazione del finanziamento farebbe perderebbe di significato quella vocazione turistica da tutti invocata, venendo a mancare completamente quei prerequisiti fondamentali costituiti dalla viabilità. Giornalmente- ha asserito- masse di persone provenienti da ogni parte del mondo si muovono per venire a visitare la Venere di Morgantina e la Villa del Casale. Non si deve per nessun motivo, abbassare la guardia, dobbiamo attivarci tutti affinché ogni ostacolo venga rimosso”. Leanza sindaco di Valguarnera: “Le risorse regionali erano stati resi disponibili dalla finanziaria 2010- ha detto-. Nell’incontro tra i tre sindaci dei comuni interessati e il presidente della provincia Monaco, era stata data garanzia che il progetto per la sistemazione dell’arteria diveniva esecutivo entro fine anno ed appaltato entro marzo 2012. Adesso la sospensione dei finanziamenti ritarda la realizzazione dell’opera. E’ compito delle istituzioni verificare se ci sono risorse disponibili affinché si possa subito intervenire”. Fausto Nigrelli sindaco di Piazza Armerina: “La Sp. 4- afferma- non è una strada qualsiasi, ma una infrastruttura strategica che conduce nei più importanti siti archeologici dell’isola. Dobbiamo fare in modo che quanto meno i finanziamenti regionali, se resi disponibili, vengano subito utilizzati per il tratto di strada sotto la galleria. Quelli provenienti dallo Stato che sono stati sospesi, utilizzarli successivamente per il resto dell’arteria. Se i tempi dovessero essere particolarmente lunghi, sarebbe opportuno la realizzazione di una bretella che quanto meno la apra parzialmente”.

Rino Caltagirone