Kore Enna. Si è insediato il neo rettore professor Giovanni Puglisi. Pro rettore il professor Giovanni Tesoriere.

Enna. Cambio della guardia ieri mattina all’Università Kore dove il professor Giovanni Puglisi, elettore rettore la settimana scorsa per acclamazione dal consiglio dei garanti, va a sostituire il professor Salvò Andò che ha diretto l’università ennese per sei anni, contribuendo in maniera determinante alla sua crescita sia a livello territoriale che anche internazionale. Un cambio della guardia ricca di prospettive, tenuto conto della personalità poliedrica, dal punto di vista culturale, del professor Giovanni Puglisi, che dovrebbe poter migliorare e potenziare la qualità dell’offerta formativa di questa giovane università, che sul piano numerico conta già più di 8 mila studenti ed alcune facoltà che si sono affermate anche a livello nazionale ed internazionale. Il neo rettore ha avuto una mattinata molto intensa, assieme al presidente dell’Università, professor Cataldo Salerno, e al direttore generale Salvino Berrittella, di prima mattina è stato in visita dal sindaco, Paolo Garofalo, e del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, quindi ha presieduto ad una riunione del senato accademico che ha, tra l’altro, nominato pro rettore della Kore il professor Giovanni Tesoriere.
C’è stato anche un interessante incontro con gli studenti che sono stati eletti negli organismi dell’ateneo ennese, l’apertura di un rapporto improntato alla cordialità e soprattutto all’efficienza, alla chiarezza e ad un obiettivo comune che è la crescita della loro università. Il professor Puglisi, nell’aprire l’incontro con gli studenti, ha voluto, giustamente, rendere onore al suo predecessore, Salvo Andò, “che ha affrontato sicuramente momenti difficili” dichiarando che “l’attività avrà una sua continuità per dare linfa e vita alla Kore”, che ha superato brillantemente ben due ispezioni di valutazione da parte dei ministeri competenti, partita dalla “fondazione Kore”, brillantemente presieduta da Cataldo Salerno”, che ha tracciato un percorso sui diritti umani sicuramente di grande respiro internazionale. Il neo rettore ha parlato del momento degli dei (la fondazione), del momento degli eroi, ed ora del momento degli uomini per cercare di affermarsi in maniera compiuta nel mondo universitario. “Il rapporto Università-studenti dovrà essere improntato alla massima collaborazione – ha detto il professor Puglisi – perché solo così si potranno avere degli effetti positivi nella crescita dell’Università, non dimenticando che gli stessi si trovano a vivere in una sede universitaria che sta in un territorio ricco di storia, di cultura, di tradizioni, dove ci sono ricchezze come la villa romana del Casale, della Dea di Morgantina, del Castello di Lombardia, di tantissimi siti archeologici. L’università Kore deve contribuire a valorizzare questi tesori”, poi l’affondo più significativo: “Enna dovrà essere la Trento del Sud”, una nicchia di eccellenza nel campo degli studi con la scelta di tre indirizzi di eccellenza che possano fare bene all’università ed al territorio”. Salvo Andò ha voluto salutare tutti ripercorrendo gli anni difficili vissuti all’inizio per ottenere l’ufficialità di questa università, che rimane il quarto polo universitario siciliano, nonostante i tanti attacchi, e che ora si ha un’università che sta entrando nella fase matura, che ha avuto la collaborazione e la comprensione degli studenti, specie nei momenti in cui la situazione non era delle più brillanti, e c’era da battersi per ottenere qualcosa di concreto e definitivo. Un passaggio di consegne, dunque, improntato alla cordialità ed anche all’impegno di costruire un’università ricca di sostanza, di essere, come spesso ha detto il professor Andò, a “misura di studente”, contribuendo in maniera sostanziale alla crescita del territorio sotto tutti i punti di vista, facendogli abbandonare posizioni recessive e penalizzanti dal punto di vista socio-economico. La sfida del neo rettore, professor Giovanni Puglisi, è iniziata ieri ed ovviamente tutti sperano che possa raggiungere i traguardi che si è prefisso, portando l’Università Kore ad essere un luogo di studi ma anche di crescita culturale.