E’ bufera nel PD di Villarosa

E’ da tempo che si respira aria di crisi all’interno della locale sezione del Pd. A sciogliere, ieri, ogni dubbio sullo sfaldamento in atto del partito di Bersani a Villarosa è stato il ritiro della candidatura a sindaco di Angelo Fiorino e le conseguenti sue dimissioni da segretario del partito. Con una propria missiva, indirizzata al segretario della Federazione e alla Commissione elettorale del Circolo, Fiorino comunica la sua decisione “irrevocabile e con effetto immediato”, considerato che la sua “candidatura non soltanto non suscita entusiasmo, ma sembra rappresentare per molti un problema ed un ostacolo al raggiungimento di un risultato positivo”.
“D’altra parte questa mia candidatura – si legge nella missiva – era già stata bocciata da “alcuni dirigenti del partito” sulla stampa, quando non era stata ancora ufficializzata alla commissione elettorale. Perciò, per la coerenza che penso di aver sempre dimostrato, voglio a questo punto ufficializzare la mia decisione: pur di non rappresentare un problema per il partito, il sottoscritto dichiara di non voler più partecipare alla prossima elezione quale candidato a sindaco di questo partito e ritira formalmente la sua candidatura. Voglio inoltre aggiungere che, se la mia persona non suscita entusiasmo all’interno del partito, così come dimostrato dai fatti, per lo stesso motivo, il sottoscritto ritiene di non poter più ricoprire la carica di segretario del circolo. Voglio altresì informarvi della mia volontà di non partecipare più attivamente alla vita politica di questo nostro paese”. Fiorino nella lettera ,inoltre, non nasconde non solo l’amarezza per essere stato mandato allo sbaraglio “quale unico candidato dichiaratosi disponibile, di sondare le varie anime del partito nonché di prendere contatti con FLI con lo scopo di elaborare una lista di candidati consiglieri”, ma fa anche due considerazioni di natura squisitamente personale e di carattere politico. Nella prima –scrive Fiorino- “mi sembrava una legittima aspirazione per chi come me ha vissuto tanti ed intensi anni d’attività politica”. Nella seconda, invece, ricorda a tutti che, già nella scorsa elezione amministrativa, “aveva manifestato la sua volontà di candidarsi a sindaco ma per coerenza e per spirito d’appartenenza seppe fare un passo indietro”. Così come “in occasione delle ultime elezioni provinciali” quando ”ha fatto un passo indietro pur di sostenere la candidatura del dott. Costanza”. “La coerenza –conclude Fiorino- richiedeva questi sacrifici e questi furono accettati. Oggi nel rispetto dell’alternanza prevista, sembrava essere arrivato il mio momento, sembrava essere arrivata la possibilità di mettermi in gioco per aspirare a ricoprire la carica di sindaco. Dopo essermi adoperato per gli interessi del partito, sembrava giunto il tempo in cui il partito potesse scommettere sulla mia persona. Sino a pochi giorni fa ho vissuto intensamente quest’aspirazione, invece nel corso dell’ultima riunione ho potuto verificare di persona che così non è”.

Giacomo Lisacchi