Alzheimer. Piazza Armerina: l’allarme dell’AIMA era veritiero

Piazza Armerina. Dai consiglieri comunali Capizzi, Centonze e Failla, giungono riflessioni e interrogativi in merito alle sorti dell’Unità Valutativa Alzheimer rispettivamente del distretto socio sanitario di Piazza Armerina e di Agira-Leonforte.
Giorno 19 dicembre scorso, l’A.I.M.A. Associazione Italiana Malattia di Alzheimer di Enna, inviava una nota ai sindaci, presidenti dei consigli comunali e assessori alla sanità e solidarietà sociale dei comuni ricadenti nei distretti socio sanitari di Piazza Armerina e di Leonforte-Agira.
La nota comunicava che il decreto assessoriale del 21 settembre , pubblicato sulla gazzetta della regione Sicilia il 7 ottobre, poteva concretizzare il rischio, che i malati di Alzheimer e quindi le loro famiglie dovevano recarsi rispettivamente, per una diagnosi o per un piano terapeutico necessario per poter ritirare gratuitamente i farmaci necessari a curarsi, ad Enna o a Nicosia.
Oggi i consiglieri comunali Capizzi, Centonze e Failla, riprendono l’argomento alla luce dei nuovi accadimenti e dicono: “ Nessuna iniziativa fino ad allora e dopo la comunicazione, è stata intrapresa dalla nostra amministrazione comunale fino a quando giorno 3 gennaio, con circolare da parte dell’Asp 4 di Enna si procedeva a bloccare ogni prenotazione nel distretto di Piazza Armerina che comprende i comuni di Barrafranca, Aidone e Pietraperzia e nel distretto di Agira-Leonforte che comprende i comuni di Assoro, Nissoria e Regalbuto indirizzando tutti i pazienti o presso la Neurologia di Enna o presso il distretto di Nicosia”.
I tre consiglieri continuano: “ Ci risulta, altresì, che giorno 12 gennaio, alcuni pazienti dovendo prenotare una visita presso l’unità operativa di Neurologia di Enna si siano sentiti rispondere che l’agenda era chiusa e quindi non potevano prenotare quanto da loro richiesto. Ci chiediamo se dopo la lenta ed inesorabile strategia, che a nostro parere, sta portando la struttura ospedaliera di Piazza Armerina e quella di Leonforte, non ad una funzionale riorganizzazione ma ad una lenta e progressiva morte, qualcuno voglia toglierci anche gli essenziali servizi sul territorio. Certo che questa volta non accetteremo giustificazioni di razionalizzazione della spesa o di apropriatezza degli interventi, visto che le U.V.A., Unità Valutativa Alzheimer, presenti nel territorio, che operano dal 2000, non costano nulla ed i professionisti impegnati in questo delicato e fondamentale servizio diretto a malati particolarmente fragili e alle loro famiglie, svolgono la loro attività come compito di istituto”.
Capizzi, Centonze e Failla concludono con una serie di interrogativi: “Ci chiediamo come mai il sindaco Nigrelli, ma ancora di più l’assessore alla solidarietà sociale Lina Grillo, che ha organizzato innumerevoli convegni, iniziative e manifestazioni sulla demenza, non abbia sentito la necessità di attivarsi immediatamente? Certamente non possiamo e non vogliamo pensare che qualcuno in questa ottica del “chiudiamo tutto” stia pianificando la volontà politica di chiudere anche i servizi territoriali per concentrare tutto su Enna e Nicosia, guarda caso patria di onorevoli, senatori e deputati regionali che da sempre si sono interessati del nostro territorio! Creando spazi che poi magari possano essere coperti da personale di Nicosia a Leonforte o di Enna a Piazza Armerina?”.

Marta Furnari


nella foto i Consiglieri: Capizzi e Failla