Piazza Armerina. Al quartiere Monte infuria la protesta per il ripetitore di telefonia mobile

Piazza Armerina. Al grido “Via l’antenna dal quartiere Monte” il direttivo del Comitato permanente del quartiere Monte ha ottenuto un primo risultato con una petizione popolare che mira al sequestro da parte dei vigili urbani dell’impianto istallato abusivamente.
Un sempre più battagliero Filippo Rausa, presidente del comitato Monte dichiara: “ Il comitato ha serrato le fila e non abbassa la guardia sull’installazione abusiva dell’antenna di telefonia mobile, lo stato di allerta è alto tra gli abitanti nelle vie sottostanti il Castello, via San Domenico, via Fasullo, via Stradonello, via Conti, e tante altre ancora del quartiere Monte, oltre a quelle a valle dell’intero quartiere Canali. La domanda che richiede una urgente risposta, ma come è possibile che senza alcuna autorizzazione da parte degli enti preposti Comune e Soprintendenza, un privato cittadino possa fare installare un traliccio del genere?”.
Rausa continua: “ Se la installazione è così facile, perchè redditizia, allora domani tutti i cittadini possono proporre alle varie e diverse compagnie telefoniche spazi di qualsiasi tipo, terrazze, tetti, giardini pensili, e perché no vogliamo andare oltre, anche la Basilica Cattedrale potrebbe proporsi per irradiare le onde elettromagnetiche dall’alto del cupolone per una maggiore copertura della rete telefonica”.
Poi Filippo Rausa riferisce: “ Ho sentito il capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale, Carmelo Gagliano che ci ha tranquillizzato facendoci pervenire una nota con la quale conferma e ribadisce che il Piano Regolatore Generale approvato di recente, vieta in maniera assoluta l’installazione di antenne e ripetitori sia nel centro storico che in tutto il centro abitato”.
Rausa conclude: “L’amministrazione comunale ha dichiarato per voce del sindaco Fausto Carmelo Nigrelli, che provvederà in questi giorni ad apporre i sigilli all’antenna per porla sotto sequestro per gli adempimenti del caso, ma i quartieranti hanno iniziato spontaneamente a raccogliere le firme da allegare alla petizione che il comitato di quartiere sta preparando e che provvederà a trasmetterla agli organi inquirenti preposti”.

Marta Furnari