Enna. La Tosap sarà riscossa dall’Ap, proteste

Non è più la Multiservizi a riscuotere la Tosap (Tassa occupazione spazi e aree pubbliche), ma direttamente la Provincia. L’amministrazione provinciale ha infatti deliberato che da quest’anno l’attività di riscossione, liquidazione ed accertamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico sia gestita direttamente dall’ente.
La competenza del servizio è del Settore III, il quale ha inviato gli inviti di pagamento del tributo secondo la banca dati fornita dalla società Multiservizi. Nella lettera-invito è specificato che qualora l’utente si “dovesse ritenere di non essere soggetto passivo del tributo è invitato a contattare il responsabile del procedimento, rag. Domenico Merlo (tel. 0935 521373), per aggiornare gli archivi della provincia”.
Intanto, come è ovvio, gli avvisi di pagamento innescano malumori da parte dei cittadini che stanchi e impotenti di fronte ai tanti balzelli che ricevono si rivolgono al Centro studi “Sen. Antonio Romano” nella speranza di trovare un qualsiasi cavillo per pagare quello che veramente gli spetta.
“Coloro che ricevono gli avvisi di pagamento della Tosap – dice il presidente del Centro studi Romano, Mario Orlando – sono per lo più i proprietari di ville o terreni che hanno un varco che si affaccia sulle strade provinciali. E’ una tassa non dovuta, in quanto i vari accessi non occupano suolo pubblico, tale da ipotizzare che si possa trattare di passo carrabile e, quindi, protetti da divieti di sosta”.
Orlando, prendendo ad esempio molti dei casi per i quali si è occupato negli anni passati, spiega che per la maggior parte “si tratta di varchi di pertinenza dei vari proprietari posti a filo con il manto stradale i cui cancelli d’ingresso sono posizionati all’interno delle proprietà”.
“Si tratta di varchi cosiddetti a raso – sottolinea – che la Cassazione, con la sentenza 8106 del 28 aprile 2004, ha dichiarato non soggetti a tassa perché semplici accessi, privi di opere visibili, che non rendono concreta l’occupazione e certa la superficie sottratta all’uso pubblico”.
Inoltre, Orlando, a sostegno della sua tesi, cita diversi articoli di decreti legislativi, codici della strada e persino il regolamento Tosap della Provincia di Enna. Non solo. Orlando fa riferimento anche a sentenze della Commissione provinciale tributaria di Enna che ha dichiarato illegittima la Tosap richiesta qualche anno fa dalla Multiservizi per conto della provincia.

Giacomo Lisacchi