Anziani di Troina vittime di raggiri e scherzi che rasentano la ferocia

Troina. Non solo vittima di raggiri di mariuoli che gli portano via la pensione o i modesti risparmi accumulati e conservati incautamente in casa. Agli anziani che vivono soli capita di essere bersaglio di scherzi talmente pesanti che rasentano la ferocia. A compiere questi inqualificabili gesti a danno di anziani spesso sono dei ragazzini sui quali né la famiglia né il vicinato, diversamente da come avveniva una volta, sono più in grado di esercitare alcun controllo.
E’ capitato, ieri ad un’anziana donna, che vive in via San Matteo, in uno dei quartieri spopolati del centro storico un’esperienza simile. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, un gruppetto di giovanissimi bulli, tra cui anche una ragazzina, che dall’aspetto sembrano avere tra i 10 ed i 13 anni di età, prendono di mira la porta della casa dell’anziana donna e la tempestano di palle di neve. L’anziana donna non sa cosa pensare, ha paura, apre la porta e si mette a piangere tremando. I ragazzini assistono divertiti alla scena, quando da lì si trova a passare un uomo che si avvicina all’anziana per chiederle cosa le è successo. E’ angosciante vedere una fragile ed anziana donna piangere dalla paura. Resosi conto di quanto accaduto, quell’uomo rimprovera severamente i bulli per quello che hanno fatto all’anziana donna e li sollecita ad allontanarsi per lasciarla in pace. Con un atteggiamento spocchioso di sfida, rispondono che loro non hanno alcuna intenzione di allontanarsi e che lì restano fino a quando piace a loro. Per persuaderli con le buone maniere ad andarsene, cerca di avvicinarli, ma quelli temendo che potesse usare maniere più persuasive, si allontanano. Solo allora compare una giovane donna, probabilmente la madre di uno dei ragazzini, che li sgrida con fare minaccioso. Non si è tratto solo di un episodio di mala educazione. “Forse si sarà trattato di un episodio isolato. Lo spero proprio. Ma è me ha fatto ricordare quel cupo romanzo, “ Diario della guerra al maiale”, dello scrittore argentino Adolfo Bioy Casares in cui si racconta che un giorno i giovani di Buenos Aires decidono che chiunque abbia più di 50 anni è inutile alla società e si impegnano, per un’intera settimana, a dare la caccia ai vecchi e sterminarli”, commenta con angoscia chi si è trovato ad assistere a questa penosa scena.
Quell’episodio è l’indicatore della condizione degli anziani che vivono soli in quartieri disabitati ed insicuri. Troina è un paese che invecchia. Gli anziani con oltre 65 anni di età sono una quarto della popolazione, che a stento raggiunge i 9.685 abitanti. Dei 2500 anziani, ce ne sono circa 700 che hanno già superato gli 80 anni. Una questione anziana che ha queste dimensioni non è argomento di battito pubblico. Si manifesta qui quel deficit di leadership, che è una delle manifestazioni più evidenti del declino del paese. Non avendo la comunità, con le sue istituzioni pubbliche, cercato di trovare delle soluzioni di carattere collettivo, ogni famiglia cerca di risolvere a livello individuale il problema di dimensioni sociali, affidandosi alle badanti romene o ricoverando l’anziano genitore in una delle strutture residenziali esistenti in paese.

Silvano Privitera