Agira. Il sindaco Gaetano Giunta ha nominato il quarto assessore della sua squadra di governo. Si tratta del 37enne consigliere comunale Francesco Milazzotto che va a colmare il vuoto in giunta che si era creato dopo le dimissioni di Dario Sposito. I due sono cognati e Sposito era stato costretto a lasciare a metà gennaio proprio a causa di questa parentela visto che l’articolo 4 della legge regionale n° 6 del 5 aprile 2011 (valida dal 1 gennaio 2012) stabilisce che è incompatibile la presenza contemporanea in giunta e consiglio di due parenti fino al 2° grado. Ma proprio la stessa legge prevede che due consiglieri possano ricoprire anche il ruolo di assessori nei comuni sotto i 10mila abitanti e così il primo cittadino ha deciso di scegliere proprio Milazzotto. La decisione del sindaco non è maturata immediatamente ma era ampiamente prevedibile visto che il giovane istruttore di Kick Boxing nonché tecnico di revisione auto e moto appartiene allo stesso gruppo politico del cognato (insieme al consigliere provinciale Nicastro) ed è uno dei pochi consiglieri ancora fedeli all’amministrazione che nel civico consesso è ormai in minoranza. Milazzotto ha un ottimo curriculum politico: iniziò la sua attività politica nel 2003 ricevendo 174 voti e diventando consigliere nella sindacatura dell’architetto Rosario Sanfilippo. Nel 2008 entrò nella squadra di Gaetano Giunta ricevendo 223 voti e venendo poi eletto presidente del consiglio comunale. La terza sindacatura dell’ingegnere agirino venne stoppata da una sentenza di annullamento delle elezioni ma Milazzotto si ricandidò nel 2010 ricevendo ben 386 voti. “Entro un paio di giorni incontrerò il sindaco per stabilire le deleghe che dovrò ricoprire- afferma il neo assessore- credo che il mio predecessore abbia lavorato bene nonostante la crisi economica che sta attanagliando tutte le amministrazioni italiane. Non è facile governare in questo periodo ma garantirò il massimo impegno2. Milazzotto potrebbe ereditare le deleghe del cognato (turismo, sport e spettacolo tra le altre) oppure potrebbe verificarsi un rimpasto di deleghe in giunta.

Luca Capuano