Amianto a Pasquasia: Chiesta urgentissima convocazione dei Consigli Provinciali di Enna e Caltanissetta e dei Comuni interessati

Enna. Si è alzato il livello di attenzione sulla miniera di Pasquasia dopo le dichiarazioni di un funzionario dell’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente circa la esistenza di un progetto che vedrebbe il sito minerario ennese essere scelto come deposito di tutto l’amianto che si trova in Sicilia. Provincia regionale e comune capoluogo, quest’ultimo responsabile del territorio, attraverso il presidente Monaco ed il sindaco Garofalo si sono mossi per avere chiarezza su argomento delicato come quello della miniera di Pasquasia, della sua bonifica, della discarica per raccogliere l’amianto, ma quello che esiste all’interno del sito e non quello proveniente da tutta la Sicilia. Il Presidente della Commissione per le miniere dismesse URPS Giuseppe Regalbuto (nella foto), ha voluto comunicare che una settimana fa presso la Terza Commissione Attività Produttive presieduta dall’onorevole Salvino Caputo (nella foto in alto, durante un sopralluogo a Pasquasia), alla presenza di tutti i dirigenti delegati ufficialmente dalla Regione e dal Ministero alla risoluzione del problema delle miniera di Pasquasia, è stato fatto il punto ufficiale della situazione. La miniera di Pasquasia è in fase di bonifica, saranno rimossi l’amianto e tutti i rifiuti tossici.
Nessuna discarica sarà aperta all’interno della miniera di Pasquasia.
A bonifica avvenuta verranno incontrate alcune grosse società, fra le quali l’Italkali. Quest’ultima dal 9 novembre scorso ha fatto richiesta ufficiale per riprendere la concessione estrattiva. “Questa è l’unica notizia ufficiale autorizzata sullo stato attuale di Pasquasia, – ha dichiarato il consigliere del Pdl Giuseppe Regalbuto – nessun dipendente regionale è autorizzato a divulgare notizie diverse, per ben due ordini di motivi: uno perché si tratta di personale assolutamente non titolato a farlo; l’altro perché trattasi soltanto di mere voci di corridoio, infondate, ma volutamente tendenti ad infangare la verità e l’operato di chi da anni si batte per la riapertura di una miniera che può ancora, a tutti gli effetti, rilanciare l’economia non solo della provincia ennese ma del Centro Sicilia”.
“Il lavoro fino ad oggi portato avanti –prosegue Regalbuto – prima dalla Commissione speciale Pasquasia, e dopo dalla Commissione URPS, ha portato frutti concreti e l’unica strada percorribile è quella della riapertura. Non permetterò mai a nessuno di usare Pasquasia, se non solamente ai fini produttivi. Per tutte le persone che cercare di creare allarme, dico solo che devono evitare di allarmare la gente e di screditare anni di duro lavoro. Se costoro vogliono collaborare possono benissimo contribuire, ma solo ed esclusivamente, per la riapertura della miniera, unica fonte, fra quelle poche di produzione di questa Provincia”. “Rassicuro tutti – conclude Giuseppe Regalbuto – che l’unica voce ufficiale è quella che porta alla riapertura della miniera”.
Anche l’ex presidente del consiglio provinciale, l’avvocato Salvatore Bevilacqua (nella foto), che per primo ha scoperto la situazione, interviene sulla questione. “Credo che in attesa di una risposta ufficiale sulla situazione della miniera, al di là di come stanno effettivamente le cose ed in attesa di verifica di quanto accaduto, bisogna dire che è un problema estremamente grave – ha dichiarato l’avvocato Bevilacqua – Infatti o la notizia è vera ed allora la situazione è drammatica di per sé stessa, o è quanto meno imprecisa ed allora è altrettanto grave che da parte della Regione (per i tramite del suo funzionario) si sia creato un tale allarme sociale. Quindi data questa situazione, non resta altro da fare che chiedere ed ottenere l’urgentissima convocazione dei Consigli Provinciali di Enna e Caltanissetta e dei Comuni interessati con le rispettive amministrazioni sul sito della miniera e con la presenza del Presidente della Regione e dell’Assessore Regionale al ramo affinchè sia chiarito definitivamente quale sarà la sorte della miniera Pasquasia e le possibilità di riprese estrattive” .