Primarie Barrafranca. Benedetta Salamone: “Troppi giochi politici”

Barrafranca. “Troppi giochi politici non consentono il cambiamento, da sindaco sarebbe stato diverso, ma ora non ci sono più le condizioni per mettere a disposizione del paese la mia onestà”. Così esordisce Benedetta Salamone, l’insegnante barrese che il 26 febbraio scorso ha perso le primarie contro l’altro candidato del “Progetto per Barrafranca” Giuseppe Lupo.
Benedetta Salamone, unica donna ad avere proposto la sua candidatura a primo cittadino della città di Barrafranca, per la competizione elettorale ormai alle porte, dopo la sconfitta alle primarie ha ricevuto parecchie proposte per ricoprire altri ruoli amministrativi nell’ambito degli schieramenti che si fronteggeranno, in quanto il rilevante numero di consensi che ha ricevuto potrebbero rappresentare l’ago della bilancia per la vittoria di uno dei candidati a sindaco, ma ad oggi la Salamone ha posto un netto rifiuto preferendo ritornare, dopo l’esperienza politica vissuta, alla sua vita di insegnante e donna impegnata nel tessuto sociale.
Benedetta Salamone spiega le sue motivazioni:“Ho conosciuto meglio la mia città, questa occasione mi ha permesso di incontrare giovani, associazioni, anziani, dirigenti della scuola, rappresentanti dei vari settori della comunità barrese e semplici cittadini, ai quali va il mio sincero ringraziamento, in particolare ai 1072 amici che nella giornata del 26 febbraio, hanno espresso liberamente il loro consenso per me alle primarie cittadine per la scelta del candidato sindaco. Ancora una volta è stato scelto un candidato, al quale ho augurato buon lavoro, ma che è espressione della politica e adesso sarà lui a rappresentare il “Progetto per Barrafranca” .
Salamone spiega meglio il perché del suo rifiuto: “Nell’incontro di venerdì 9 marzo con la coalizione “Progetto per Barrafranca” ho dichiarato che continuerò con coerenza a sostenere e votare il progetto, ma che non assumerò nessuna carica amministrativa e politica, ritornerò al mio lavoro di insegnante, tenendo a precisare che non faccio parte nè del Pd e neanche del Pdl, ma che sono espressione della società civile sociale e culturale della città. In questi mesi, incontrando la gente di tutte le età ho sentito forte la sfiducia nei confronti dell’attuale modo di fare politica e il richiamo a tornare a fare politica vera, quella della Polis che io condivido pienamente. Ritengo che, la “Politica” per “Rigenerarsi”, debba abbandonare la logica dei numeri, contrapponendo la scelta di persone capaci di esprimere idee e programmi da portare avanti con onestà, esempio, senso dello stato, senso di responsabilità e servizio alla comunità. La politica deve utilizzare nuovi metodi e un nuovo linguaggio che coinvolga i cittadini per la gestione del bene comune. I rappresentanti della cosa pubblica devono porsi come guida e punti di riferimento certi per tutti i cittadini”.
La Salamone conclude ricordando l’inizio della sua esperienza politica e rimarcandone il messaggio: “Come ho dichiarato all’apertura della campagna elettorale per le primarie, anche adesso dico: le elezioni sono un’opportunità democratica per scegliere liberamente, nel segreto dell’urna, la persona che possa rappresentare la Polis”.

Marta Furnari