Concorso per musicisti e cantanti lirici intitolato al tenore Salvatore Gioia di Villarosa

Ha calcato la scena del ‘Teatro Castello di Lombardia’ soltanto due volte, nel 1959 con l’opera “L’Elisir d’Amore” e l’anno successivo, nel 1960, ne “L’amico Friz”. Dopo quattordici anni, nel 1974, l’ ultima apparizione nella nostra città in un concerto organizzato dal Club Amici della Lirica. Da quel momento, del tenore Salvatore Gioia, giovane promessa del melodramma italiano, si persero le tracce. Abbandonò la carriera artistica a causa di una malattia, il cosiddetto male oscuro, che lo costrinse ad un lungo ricovero in una clinica siracusana. La morte lo colse, all’età di 65 anni, ad Avola il 5 febbraio 1999. Lo scorso mese di settembre, a Villarosa, sua città natale, a dodici anni dalla scomparsa, gli è stato intitolato il Teatro all’aperto del parco urbano. Sono state pubblicate in questi giorni, dal musicologo ennese Giuseppe La Porta, da anni residente a Busto Arsizio, delle brevi note biografiche corredate di appunti, cronologicamente ordinati, sulla carriera artistica del giovane tenore, raccolti in un libretto dal titolo “Salvatore Gioia, una meteora nel firmamento della lirica”. Apprendiamo così che il suo esordio avvenne l’11 settembre 1956 con l’opera “Il matrimonio segreto” di Cimarosa al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, dove nello stesso anno risultò vincitore del Concorso per cantanti lirici, sezione tenori. In precedenza, nel 1954, risultò vincitore assoluto nel concorso bandito dal Centro Lirico Sperimentale di Lucca e nel 1951 vinse, per cinque anni consecutivi, la borsa di studio per il Teatro Comunale di Bologna a seguito di concorso nazionale dell’Enal, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Numerose furono le recensioni di critici musicali su giornali quali il Corriere della Sera, l’Eco di Bergamo e riviste specializzate; tra queste, la più lusinghiera porta la firma di Giorgio Gualerzi sulla rivista Musica e Dischi del 1958: “un tenore destinato a raccogliere l’eredità di Tito Schipa”e inoltre quella pubblicata ne “Il corriere del teatro” che lo definì “interprete di classe per mirabile grazia di canto”. “L’Elisir d’Amore”, “I pescatori di perle” e “Il barbiere di Siviglia” sono state le opere a lui più congeniali, per il suo timbro di voce definito “gradevolissimo per la sua musicalità”. Ma la carriera del giovane artista si concluse, purtroppo, in poco più di un quinquennio. A Milano, nel 1957, all’ esordio della carriera, nell’Elisir d’Amore, fu costretto a replicare l’aria “Una furtiva lacrima” dopo l’incessante clamore dei consensi avuti a scena aperta. Sin d’allora, per il nostro tenore si prospettava un brillante avvenire artistico: “una sicura promessa del teatro lirico italiano”. Dal 1958 in poi, partecipò ai “Concerti del Lunedì” radiotrasmessi dalla Rai e organizzati dalla Martini & Rossi. La sua ultima apparizione porta la data del 7 ottobre 1961. Si esibì in un’opera comica, “Orso Re”, registrata a Roma e trasmessa dalla Rai, con Caterina Mancini e la direzione di Pietro Argento. Salvatore Gioia, nella sua breve carriera calcò numerosi teatri italiani, tra i quali: il Teatro Nuovo e Piccola Scala di Milano; il Ponchielli di Verona; il Carignano di Torino; il Teatro della Pergola di Firenze; il Comunale di Modena; il Piccinni di Bari; il Teatro Verdi di Sassari; il Pergolesi di Jesi; il San Carlo di Napoli; il Teatro Donizetti di Bergamo. Fu infine protagonista nell’Elisir d’Amore al ‘Bellini’ di Catania il 18 febbraio 1960. Fuori dai confini italiani si esibì aTolosa, Friburgo, Baden, Dublino, Graz e Lima. Numerosi i concerti con a fianco nomi prestigiosi quali Magda Olivero, Fiorella Ortis, Edda Vincenzi. Limitate le registrazioni se non qualche disco in vinilico; risultano pressoché inesistenti le registrazioni su nastro: solo quelle fatte dalla Rai, poi radiotrasmesse. Poche le registrazioni dal vivo di concerti e opere, prodotte e registrate dalla Rai. Da qualche tempo circolano sul mercato on line sue registrazioni su cd. Un concorso per musicisti e cantanti lirici intitolato al tenore, al quale hanno aderito 104 artisti, è stato organizzato dal Comune di Villarosa, il cui svolgimento è in corso e si concluderà il prossimo 25 marzo 2012.


Salvatore Presti

(nella foto, il tenore in età giovanile)