Caro rifiuti e acqua se ne è parlato a Catenanuova

Catenanuova. Ad organizzare l’incontro il presidente di “Libera…mente”, il catenanuovese Carmelo Di Marco, accanto a lui i rappresentanti dei comitati cittadini ennesi, Pippo Catalfamo, gli avv. Licia Minacapilli e Patrizia Farruggia, Carlo Garofalo, Carmelo Mazzaglia, Benedetto Murgano, per parlare di caro rifiuti e acqua. Catalfamo infatti, ha apostrofato il mancato supporto dei sindaci ennesi, per trovare soluzioni per ridisegnare la pressione fiscale. Carmelo Di Marco ha sottolineato che: “I tributi imposti ai cittadini dagli Ato erano stati quantificati per offrire un servizio efficiente, venuto meno però, a volte per l’assenza del compattatore, dell’autista, per lo sciopero degli operatori, per la mancata pulitura cassonetti, strade, piazze, per la mancata raccolta differenziata, lavori quindi non fatti a fronte di tariffe sempre a pieno regime, ed oggi la Serit mette in ginocchio i precari bilanci familiari con delle cartelle difficili da sanare”. Per l’ex assessore al bilancio Nello Maucieri: “Perchè non opporre ricorso per l’evidente mancato rispetto del regolamento comunale?. L’invito è subito recepito dai legali dei comitati, Minacapilli e Farruggia, disposti ad imbastire una class action sul problema, unitamente al problema Tarsu sui garages e sul problema depuratore, consegnato ad aprile 2011, ma ancora inefficiente. Molto critico, il presidente Udc Pippo Cardaci, verso il comitato, accusato di agire solo dopo l’arrivo delle bollette e non prima per prevenire abusi, ed è subito in risposta, il presidente di “Libera..mente” Di Marco ad enumerare le varie iniziative verso l’amministrazione per dibattere e trovare assieme soluzioni.

Nel proprio Intervento, Murgano ha preannunciato una nuova sede Adoc a Catenanuova a tutela dei diritti dei cittadini. Per il dott. Vittorio Cuocina, la colpa è della politica di questi anni, che ha vilipeso le esigenze della famiglia. Il presidente provinciale dei comitati, Carlo Garofalo, ha avuto parole di condanna per l’assenza dei sindaci nelle rivendicazioni locali, provinciali e regionali e rammarico per l’assenza a Catenanuova di quel decaduto consiglio comunale che, assieme ai comitati, nel 2009 aveva prodotto un piano economico finanziario sui rifiuti, ottenendo un valido sgravio, che non è stato riproposto nei due anni successivi 2010-2011. “Noi vogliamo la gestione diretta degli Ato e della differenziata- ha sottolineato Garofalo- poichè la società Ato presenta progetti, riceve finanziamenti di cui non rende conto ed i cittadini devono pagare. Sul problema acqua, invece, le cose vanno meglio-ha affermato ancora Garofalo- abbiamo raccolto il milione di firme per l’iniziativa popolare per liberalizzare l’acqua e la proposta dei comitati è già passata in commissione regionale e speriamo, entro il mese d’aprile, di avere l’approvazione definitiva dall’assemblea regionale, che cambierà radicalmente il rapporto gestionale, guardando ai diritti dei cittadini”.

Carmelo Di Marco