Davanti Montecitorio protesta degli Ata e ITP ex enti locali

Sciopero e manifestazione mercoledì 28 marzo davanti alla Camera dei deputati, del personale Ata e degli insegnanti tecnico pratici transitati nel 2000 dagli Enti locali allo Stato, per il mancato riconoscimento ai fini giuridici ed economici dell’intera carriera. Un comitato nazionale che si è costituito anni addietro, denuncia in tutto questo lungo arco di 12 anni, una “disparità di trattamento salariale e pensionistico”. Gli Ata e gli Itp al momento del passaggio allo Stato erano in tutta Italia oltre 70 mila, in Sicilia quasi 5 mila, in provincia di Enna circa 300. “Con questo trasferimento – afferma Enzo Lo Verso coordinatore nazionale- – non è stato applicato l’articolo 8 della legge n.124 del 3 maggio 1999, in quanto è intervenuto un accordo del 20 luglio 2000 tra l’Aran e i sindacati che ha formulato criteri di inquadramento diversi da quelli stabiliti dalla legge.” A questi lavoratori statali non è stata in pratica riconosciuta, nonostante tante sentenze favorevoli della Cassazione, l’anzianità di servizio pregressa, con una disparità di trattamento salariale e pensionistico che viene a determinarsi tra dipendenti ex enti locali e comparto scuola, nonché tra i dipendenti del comparto scuola stesso”. “Sono passati 12 anni – prosegue Lo Verso – e il Governo italiano non ha ancora riconosciuto i diritti di questi lavoratori pubblici.” Il comitato si è appellato alle autorità giuridiche europee e con la sentenza della Corte europea dei diritti umani del 7 giugno è stato accolto il ricorso proposto dagli Ata-Itp della scuola, che avevano lamentato la violazione dell’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il 6 settembre 2011 anche la Corte di giustizia europea si è pronunciata favorevolmente sul ricorso proposto da un altro gruppo di lavoratori Ata che si trovavano nelle medesime condizioni. “Queste sentenze europee –prosegue Lo Verso- sono vincolanti, per tanto il Governo Italiano deve rispettare la normativa europea e riconoscere i diritti degli Ata e Itp”. Le richieste del Comitato nazionale Ata-Itp che farà nel corso dell’ incontro con la commissione Istruzione della Camera che si terrà mercoledì a Montecitorio nel corso dello sciopero sono: “l’abrogazione del comma 218 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e l’immediato inquadramento sia per il personale in servizio che per quello in quiescenza, con nuovo decreto di ricostruzione di carriera valevole sia ai fini giuridici che economici; il blocco delle richieste di recupero crediti delle somme percepite che l’amministrazione sta attuando; una sanatoria legislativa per tutte le sentenze negative passate in giudicato.

Rino Caltagirone