Congresso straordinario PD a Piazza Armerina: “per sostituire l’unico segretario non di area crisafulliana della provincia di Enna”

Piazza Armerina. “La richiesta di congresso straordinario avanzata da 23 componenti del Direttivo del PD è inficiata da gravi violazioni statutarie. Tutti gli amministratori e gli eletti che hanno firmato infatti non sono in regola da due anni con i versamenti al partito e dunque, ai sensi di una decisione della commissione nazionale di garanzia del 7 giugno 2010, devono essere dichiarati decaduti, dalla qualiifica di dirigenti del PD. Di questa violazione dello Statuto avevo già informato lo scorso 14 marzo il segretario provinciale Alloro. Ma ad Enna hanno preferito convocare il congresso straordinario per sostituire l’unico segretario non di area crisafulliana della provincia di Enna, dopo aver commissariato il tesseramento, soltanto per intorbidire le acque. Così tuona l’attuale segretario comunale PD della città dei mosaici, Ranieri Ferrara, che continua: “Non mi hanno sfiduciato, non mi sono dimesso, ed ai sensi di un art. 44 dello Statuto che dice tutto ma niente, la Direzione Provinciale ha abusivamente fissato un congresso al 15 aprile, senza neppure avere la buona creanza di comunicarmelo, di convocarmi in Commissione di Garanzia per contestarmi le presunte violazioni dello Statuto e del Codice etico. Hanno calpestato ogni elementare regola democratica e di convivenza dentro il partito. La mia area rappresenta circa un terzo dei tesserati del partito, eppure da fine dicembre ad oggi, non mi è stato trasmesso l’elenco degli iscritti né le somme di competenza del circolo piazzese, trattenute dalla Federazione di Enna. Sono fatti gravissimi che distruggono la credibilità e la reputazione del nostro partito a livello locale e provinciale. Credo che Palermo o Roma dovrebbero agire immediatamente per commissariare la Federazione Provinciale di Enna per i gravi abusi e le repressioni attuate verso la mia segreteria, considerata ingombrante e libera da condizionamenti ambientali. Ho dovuto persino rilasciare la sede inagibile, occupata abusivamente da anni. Nel pieno rispetto della legalità”.
Conclude Ranieri Ferrara: “Se con questi stratagemmi e questi mezzucci della peggior politica della Prima Repubblica i dirigenti ennesi del PD pensano di liberarsi della vasta area di dissenso critico e democratico verso la gestione provinciale del partito a Piazza Armerina, sbagliano di grosso. Vogliono farci pagare l’adesione al progetto regionale vincente del senatore Lumia e dell’eurodeputato Crocetta , è una vendetta per l’azione fatta sul territorio a sostegno di Legalità & Sviluppo e per il sostegno dato ai referendum per l’acqua pubblica, in vista delle elezioni del 2013. Continueremo a lottare ed a confrontarci su ogni terreno, d’ora in avanti, a questo punto senza tregua”. Il segretario comunale del PD specifica che sono stati informati la Commissione regionale e nazionale di garanzia portando il presidente Cocilovo ed il segretario Sestini a conoscenza dell’accaduto.