Piazza Armerina. Centro Alzheimer: Aima chiede all’Asp di rivedere bando

Dopo il contenzioso relativo alla riapertura del Centro Uva presso l’ospedale di Piazza Armerina, l’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer e la Direzione dell’Azienda Provinciale Sanitaria di Enna si erano lasciati con l’impegno di una stretta collaborazione allo scopo di evitare spiacevoli disservizi e per cercare di attuare e realizzare quei servizi indispensabili ai malati e alle loro famiglie. Fra questi servizi anche l’attivazione di un Centro semiresidenziale per malati di demenza, già finanziato dalla Regione Siciliana all’interno di uno specifico progetto obiettivo sin dal 2010.
Oggi l’Aima, però, attraverso il suo presidente, Salvatore Loretta, rileva delle contraddizioni circa la creazione del Centro. E’ lo stesso Salvatore Loretta, a spiegare che cosa non va secondo l’Aima: “L’Aima apprende che è stato pubblicato un avviso di cottimo fiduciario per l’attivazione di un Centro diurno con scadenza fissata al 29 marzo prossimo. Tra i requisiti richiesti dallo stesso avviso rileviamo incongruenze che ci lasciano perplessi, sollevando seri dubbi circa la qualità del servizio che si vuole attivare. Tra i fattori ponderali di qualità vengono assegnati ben 40 punti per il punteggio prezzo al ribasso, 35 punti per la struttura (distanza, ambiente e sicurezza) e solo 25 punti per l’organizzazione del personale (esperienza, qualità e migliorie). Tra i criteri d’aggiudicazione, ad esempio, non è chiara la richiesta di disponibilità di posti letto da parte dell’Ente partecipante, quando il servizio è di tipo diurno e quindi indipendente dai posti letto. Nel bando non è evidenziata alcuna procedura di accoglienza e di valutazione per il raggiungimento di obiettivi sanitari, sociali e riabilitativi, mentre, invece, si evince che l’Asp invece di mirare alla realizzazione di un servizio di qualità, pensa al risparmio economico che significa solo la creazione di una area di parcheggio per questi malati e non certo di un servizio finalizzato alla terapia e alla riabilitazione dei malati”.
Loretta prosegue:”L’Aima invita l’Asp a rivedere il bando pubblicato, consigliando alla stessa di utilizzare proprie risorse in termini di locali ed utenze, mantenendo quelle economiche per un personale specialistico e di qualità e non certo con esperienza “ analoga “. Proponiamo l’utilizzo degli idonei locali in disuso presenti presso l’ospedale “M. Chiello” di Piazza Armerina, dove la concomitante presenza del Pronto Soccorso garantirebbe tutti gli interventi urgenti che si dovessero rendere necessari, la presenza della Unità di Valutazione Alzheimer permetterebbe un costante monitoraggio degli interventi terapeutici e dei loro risultati, la presenza di specifico volontariato potenzierebbe a costo zero i servizi rivolti ai pazienti e ai loro familiari e inoltre la concomitante presenza di una mensa aziendale ridurrebbe i costi di catering, migliorando i servizi. Il tutto all’insegna dell’integrazione tra il pubblico ed il privato sociale con razionalizzazione dei costi e il raggiungimento degli obiettivi socio-sanitari secondo i criteri dell’efficacia e dell’efficienza”. Il presidente infine aggiunge:”Esiste la disponibilità di risorse economiche da parte del Distretto Socio Sanitario n. 24 immediatamente esigibili. Unire queste risorse significherebbe, come proposto dall’Aima, creare i presupposti per realizzare una struttura di qualità presso l’ospedale di Piazza Armerina che potrebbe senz’altro evolvere in un servizio di eccellenza, punto di riferimento per l’intero territorio, e rispondere alle complesse esigenze dei malati e delle loro famiglie realizzando appieno lo spirito di integrazione socio sanitaria sancita dalla legge 328/2000. Ricordiamo che attualmente l’alternativa a quanto proposto dall’Aima è solo la creazione di un servizio diurno per malati di demenza obiettivamente incongruo”.

Marta Furnari