Gagliano accoglie con gioia la visita di suor Margherita

Gagliano accoglie con gioia la visita di suor Margherita, partita dal convento gaglianese delle suore Sacramentine di Bergamo nel 1997 (dove aveva prestato servizio per 13 anni come insegnante di scuola materna), per recarsi in missione nel Malawi, stato dell’Africa meridionale. Arrivata a Gagliano mercoledì scorso (e pronta a ripartire mercoledì prossimo), è stata travolta dall’affetto dei gaglianesi, che le sono corsi incontro con le braccia aperte e gli occhi pieni di gioia. Dopo tanti anni, suor Margherita conserva il sorriso, sempre spontaneo, sulle labbra e quel modo di fare allegro e solare che la contraddistingue. Nei 13 anni di lontananza da Gagliano vi aveva fatto ritorno solo due volte: nel 2000 e nel 2009, per brevi permanenze. Oggi racconta la sua esperienza: “La strada, le prigioni e i bambini mi danno sempre più forza. Il Malawi è un paese privo di risorse nel sottosuolo. Lì si vive con 1,50 euro al giorno e le attività prevalenti sono la coltivazione di tè, caffè, tabacco e cotone, e la pesca nel lago Malawi. Pur nella povertà, c’è tanta pace e gioia. I bambini non hanno giocattoli, ma vivono felici”. A Ntcheu suor Margherita coordina i lavori in una scuola materna gestita dalle suore Sacramentine e procura cibo e materiale necessario ai bambini. “Alla materna abbiamo 380 bambini – dice – e 4 insegnanti. Nella scuola elementare diocesana cattolica, invece, vi sono 2700 ragazzi, suddivisi in 100-110 alunni per classe, seduti per terra, ordinati e con disciplina. Scrivono sulle ginocchia perché non ci sono ancora i banchi in alcune classi (solo tre prime elementari hanno questo privilegio). Da quando siamo arrivate noi, con gli aiuti degli italiani, siamo riuscite a costruire altre 12 classi, più i servizi igienici, una grande hall e si è scavato un pozzo per l’acqua. Quando sono arrivata c’erano solo 4 aule con 700 ragazzi. Ora tutti vogliono venire a scuola e voglio stare in locali puliti, sotto un tetto. La scuola comincia alle 7 del mattino e finisce alle 16,30. Noi offriamo colazione e pranzo, che riusciamo a dare grazie alle donazioni degli italiani che adottano una classe per un anno. Con 60 euro manteniamo un bambino per tutto l’anno”. Ci racconta poi delle realtà familiari locali: “Sono miste: ci sono i benestanti e ci sono gli orfani, dei quali si prendono cura i nonni e gli zii. L’educazione dei bambini appartiene alle donne, le quali vanno pure a zappare”. “Per andare alle scuole superiori si paga, così stiamo costruendo un ostello per 120 ragazzi a Monkey Bay, diocesi di Mangochi, dove vi è una percentuale maggiore di musulmani, visto che in passato si veniva deportati se non si era tali. Adesso i cristiani sono in aumento”. Le lingue ufficiali sono il chichewa e l’inglese (essendo appartenuto il Malawi agli inglesi fino al 1964). Attualmente c’è la democrazia, ma l’ultimo presidente, morto la settimana scorsa, si era trasformato in despota. Ora gli succederà una donna: la vicepresidente Joyce Banda.

Prima di concludere la sua visita a Gagliano, suor Margherita visiterà, martedì 17, l’istituto comprensivo Mattei e le verrà consegnato il ricavato ottenuto dalla vendita degli oggetti artigianali nella giornata della solidarietà.

Valentina La Ferrera