Dopo “I Love Ri-Chic-Lo”, la mostra di Marella Ferrera dedicata al riciclo, lo Spazio M, il temporary art gallery store della stilista catanese, ospite del Sicilia Outlet Village, fiorisce di primavera con Civita in Fiore. La manifestazione, varata proprio dalla Ferrera nel cuore della civita catanese, approda, alla sua V edizione, all’ Outlet, con un titolo nuovo “Village in Flowers”. Il percorso espositivo, ben poca cosa rispetto al trionfo di piante e fiori proposto a Catania, espone creature floreali e gastronomiche dall’animo e dalla forma incredibilmente fashion, «vera essenza della Sicilia» promette Marella Ferrera. La kermesse, allestita nello stile dell’ormai inseparabile partner ennese della stilista, G2 allestimenti ed eventi di Paolo Gagliardi e Paolo Giummulè, inaugurata lo scorso fine settimana sarà visitabile tutti i sabati fino al 6 maggio, dalle 12 alle 21, quando lo Spazio M sarà quasi una “green house”, mentre durante le domeniche, dalle 11 alle 21, si estenderà anche all’esterno nell’agorà dell’Outlet.

Colori, suoni, profumi e sapori dei fiori che svelano la forza segreta della natura in tutte le sue declinazioni dai petali-gioiello realizzati da Alessandra Di Pietro per Saguto, ai fiori da indossare, stavolta riprodotti in plexiglass, di Andrea Gansi, alle spille e cerchietti di MF – Collection Flowers fino alle sete ipercolorate di Micaela Morandi e ai fiori in feltro, quelli che Marella ha ribattezzato “i fiori della Libertà”, prodotti da “Filo Dritto”, la cooperativa sociale che crea eticamente all’interno della casa circondariale di Enna. Ed ancora, tatto e olfatto s’incontrano nell’eccezionale e vasta linea cosmetica di Sa di Sapone e nella erbe officinali e aromatiche lavorate tradizionalmente da “Gli Aromi” di Enrico Russino per usi estetici, ornamentali e gastronomici. Il gusto è soddisfatto dai curiosi biscotti alla lavanda, al bergamotto e ai capperi eoliani di Loredana Carere e dal cioccolato modicano dell’Antica Dolceria Bonajuto, de dagli oli d’oliva dei Frantoi Cutrera e i risi siciliani e la lenticchia nera di “Agrirape”.

Pierelisa Rizzo