Piazza Armerina. Confcommercio sua grave situazione socio-economica

Uno dei sindacati maggiormente rappresentativi della categoria dei commercianti nella città di Piazza Armerina, la Confcommercio, a seguito di un impegnativo dibattito tra direttivo e operatori nel corso del quale è stata compiuta una attenta analisi circa la grave situazione socio-economica vissuta in città, compie oggi attraverso il suo presidente sezionale, Luigi Vivacqua (nella foto) alcune riflessioni.
Così esordisce il giovane presidente Vivacqua: “La Confcommercio di Piazza Armerina lancia un grido d’allarme a favore di tutti gli imprenditori della città”.
Vivacqua spiega: “Commercianti, artigiani e imprese di servizio lamentano, ormai da tempo, una grave situazione di crisi che si è acuita negli ultimi due anni fino a diventare insopportabile. Gli effetti sono tristemente evidenti, i cartelli di affittasi o cedesi attività cominciano ad affollare le vetrine ed i siti web di molti locali ed esercizi commerciali. Non dimentichiamo, poi, che gli autonomi sono da sempre stati in prima linea, che non godono di nessun tipo di paracadute sociale per cui, in questi mesi se ne sono visti ed ancor più se ne vedranno tanti sfracellarsi inesorabilmente al suolo con conseguenze drammatiche, come ci ricordano le cronache di questi giorni”.
“Quello che la Confcommercio di Piazza Armerina chiede –dice il presidente Vivacqua- è che tutte le preoccupazioni della categoria non vengano buttate nel dimenticatoio da nessuno, tantomeno da una amministrazione comunale che da anni ormai è latente, indifferente o nella migliore delle ipotesi distratta”.
Il presidente lancia l’appello a nome degli operatori commerciali: “Ci rivolgiamo agli amministratori comunali affinché si faccia ciò che si può se non altro per salvaguardare quelle poche e sofferenti attività che a fatica continuano ad andare avanti. Un ultimo appello lo rivolgiamo ai nostri concittadini, che, come noi, ogni giorno affrontano con coraggio la situazione di malessere sociale ed economico della città di Piazza Armerina, suggerendo loro che chi fa acquisti nella propria città la aiuta a tenerla viva”.

Marta Furnari