Patto di gemellaggio tra i comuni di Troina e Frazzanò

Troina. Nel nome di San Silvestro e San Lorenzo, monaci basiliani vissuti nel XII sec, Troina e Frazzanò stringeranno un patto di gemellaggio. Sabato, per festeggiare quest’evento, giungeranno a Troina 160 frazzanesi in pellegrinaggio per visitare i luoghi in cui San Lorenzo, il santo protettore del loro paese, ha vissuto per molti anni. A guidare i frazzanesi in pellegrinaggio a Troina saranno: il sindaco del Comune di Frazzanò, arch. Antonino Carcione, il parroco di Frazzanò, sac Salvatore Lollo, e il presidente del Comitato San Lorenzo, Giuseppe Petrolo. Ad accoglierli, qui a Troina, ci saranno il sindaco Salvatore Costantino, l’arciprete di Troina, mons Santo Antonino Proto, ed il presidente della Commissione comunale per i festeggiamenti in onore di San Silvestro, Salvatore Pagana. Alla cerimonia di accoglienza nella Torre Capitania ci saranno anche i soci dell’Associazione Troinese Imakera, che raccoglie i troinesi che vivono da anni a Catania, ma che con il loro paese di origine mantengono uno stretto rapporto. Il 2012, per i frazzanesi, è un anno da ricordare perché è l’850° anniversario della morte terrena di San Lorenzo. Per celebrare la ricorrenza, hanno chiesto l’anno giubilare al pontefice Benedetto XVI, che glielo ha concesso. Il gemellaggio dei comuni nebrodensi ed il pellegrinaggio a Troina dei frazzanesi, nell’anno giubilare per la ricorrenza dell’850° anniversario della morte terrena di San Lorenzo, rientrano nel programma delle manifestazioni per celebrare l’evento. Secondo il racconto della tradizione, San Lorenzo, orfano di entrambi genitori all’età di 4 anni, fu mandato, quando aveva appena 6 anni, a Troina, nel monastero basiliano di Santa Domenica, dalla sua nutrice Lucia su consiglio dell’abate di San Filippo di Fragalà. Il monastero di Santa Domenica, non più esistente, che è stato localizzato nella parte bassa di Scalforio, vicino la chiesa di San Rocco, doveva essere una metochia (parola greca che equivale alla parola italiana “ frazione”), una specie di succursale dell’Abbazia principale di San Michele. E’ molto probabile che fosse una sorta di orfanotrofio. San Lorenzo si fece subito notare dall’abate del cenobio di San Michele, che lo volle con sé nell’abbazia principale dove c’era un altro monaco di nome Silvestro, che divenne santo e patrono di Troina. San Lorenzo da Frazzanò e San Silvestro da Troina vissero insieme gli anni della loro formazione spirituale che li condusse alla santità.

Silvano Privitera