Enna. Consiglio infuocato sulla statua di Mazzini

Enna. La mozione presentata sullo spostamento della statua di Giuseppe Mazzini ha acceso il dibattito in consiglio. A presentare la mozione d’indirizzo, firmata anche da altri consiglieri, Dario Cardaci il quale ha sottolineato che la statua di Mazzini rappresenta la laicità della città ed chiesto all’amministrazione comunale, con il sindaco in testa, quali siano le intenzioni. L’intervento del sindaco ha sorpreso un po’ tutti i consiglieri perché hanno avuto modo di venire a conoscenza di un piano di riqualificazione del centro storico che va al di là dello spostamento della statua di Mazzini.
Il progetto presentato in aula da Garofalo si articola in tre interventi: la chiusura di piazza Duomo alle auto, lo spostamento di Mazzini e la riqualificazione della piazza e le modifiche in piazza Garibaldi “per restituirla alla gente”. Verrebbe peròa mancare qualche posteggio, ma Garofalo ha assicurato d’avere le alternative e spiegato che con lo spostamento di Mazzini l’intenzione è quella di abbellire la piazza in modo da mettere in evidenza il Palazzo e la chiesa di S. Michele che sono alle spalle.
Garofalo ha quindi tracciato un percorso storico delle antiche denominazioni delle piazze proponendo la loro rievocazione attraverso dei toponimi da inserire accanto alle nuove intitolazioni.
Aspre le reazioni dell’opposizione con Gargaglione che, pur dicendosi d’accordo con l’intervento di recupero della piazza dov’è Mazzini, ha sollevato dei dubbi sui posteggi che verranno eliminati: “Penso che non se ne farà nulla perché non ci sono i soldi” ha sentenziato il consigliere sottolineando e criticando che in passato “si era anche parlato della possibilità di mettere una statua della Madonna, una possibilità di cui il sindaco non ha invece parlato. Non vorremmo quindi essere diventati pazzi ed inventato tutto”.
Ironico, ma tagliente Dante Ferrari che ha proposto un’altra statua a Mazzini perché “ci ha permesso di parlare di viabilità. Ritengo che lo spostamento è un falso problema che deve essere risolto in maniera più sostanziale”.
Sorpreso che il progetto non sia uscito prima, Maurizio Bruno che ha invitato a dialogare con la città per renderla vivibile e a non strumentalizzare la vicenda. Pure in lui la contrarietà a spostare Mazzini dalla piazza che lo ospita oggi. Per Contino è inopportuno pensare di spostare una statua quando “ce n’è un’altra fatta in occasione del 150° dell’Unità, ma non ancora sistemata dal Comune nonostante i soldi spesi”.
Rosario Vasapollo ha invece chiesto un piano posteggi perché “sempre più difficile trovarne”. Parere positivo al piano del sindaco da Messina – “la vedo come possibilità per migliorare la città” – e dalla maggioranza; per Cappa infatti “in questa città alcune cose vanno fatte e discusse con l’opposizione se c’è qualcosa da migliorare”. Dopo l’invito a ritirarela mozione presentata, Cardaci non ha inteso farlo perché “elemento di garanzia fino a quando il progetto non verrà analizzato e condiviso. Noi siamo per conservare il meglio”. La mozione di Cardaci è stata infine bocciata con 13 contrari (Pd e Messina), dodici favorevoli e due astenuti (Vasapollo e Di Mattia). La discussione adesso proseguirà con un confronto tra i consiglieri.
Proteste a margine della discussione da parte di alcuni componenti del movimento “Enna Città Laica” i quali non hanno condiviso l’intervento del sindaco, la votazione finale e la possibilità di sostituire Mazzini con una statua della Madonna paventata nei mesi scorsi, ma di cui non è emerso nulla nell’intervento del sindaco. Da registrare, infine, i pochi cittadini a seguire la discussione nonostante nei mesi scorsi siano state raccolte oltre due mila firme per spingere l’amministrazione a non procedere nel suo intento.