Discarica di Cozzo Vuturo, ennesima riunione dei Sindaci

Leonforte. L’abbancamento dei rifiuti solidi urbani dei venti comuni della provincia nelle discariche di Gela, Motta Sant’Anastasia e Catania con un notevole aggravio di spese è stato il tema principale della riunione di sindaci che si è svolta ieri mattina nella sala del comune di Leonforte. Già sono circa due mesi che i comuni della provincia sono costretti a portare i rifiuti solidi urbani fuori provincia perché è stata chiusa dal Ministero dell’Ambiente la discarica di Cozzo Vuturo che si trova a cinque chilometri da Enna e che viene considerata esaurita per cui i comuni, grazie ad un intervento della Regione Siciliana sono stati autorizzata a trasferire i loro rifiuti fuori provincia, ma con costi dannatamente esosi. La riunione di ieri mattina, dove, però, mancavano diversi sindaci, è servita per fare il punto della situazione e nel contempo stabilire cosa fare per cercare una soluzione che sia meno costosa, e l’unica percorribile è sicuramente la possibilità che il Dipartimento regionale Rifiuti ed Acque possa concedere la proroga per alcuni mesi per la discarica di Cozzo Vuturo in attesa che si possano eseguire i lavori nella stessa discarica, magari ampliandola visto che esistono le condizioni geomorfologiche favorevoli per farlo. E’ stato deciso che una delegazione di sindaci si recherà a Palermo, guidata dal sindaco di Enna Paolo Garofalo, per chiedere al responsabile della Regione ingegnere Michelon di autorizzare la proroga sulla discarica di Cozzo Vuturo, richiesta molto difficile perché c’è il veto del Ministero dell’Ambiente, anche se a Palermo con la discarica di Bellolampo, nelle stesse condizioni di quella di Enna, la proroga è stata concessa, per cui non si capisce perché ad Enna deve essere vietato, che ne ha maggiormente bisogno e si trova in condizioni molto svantaggiate. Tra qualche mese dovrebbe poter iniziare la sua attività l’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano perché è arrivata l’autorizzazione della messa in esercizio, non c’è più bisogno della conferenza di servizi, e questo potrebbe aiutare nei primi mesi Gagliano ed Agira, per poi potersi estendere in altri comuni della zona Nord della provincia (Troina, Cerami, Nissoria, Regalbuto). L’impianto di Gagliano è di selezione dei rifiuti, quindi favorisce la raccolta differenziata, anzi una volta messo in esercizio l’impianto, potrebbero nascere delle società che possono riciclare carta, vetro, plastica ed rifiuti organici da trasferire nell’impianto di compostaggio di Dittaino con dei risvolti economici positivi per il territorio.