Agira, il nuovo piano artigianale è stato trasmesso alla regione

Agira. Sessantaduemila metri quadrati in contrada Caramitìa per dare spazio a venti opifici che potranno operare in una zona perfettamente collegata alle principali reti viarie e dotata delle opere di urbanizzazione primaria. Per ora si tratta di un progetto ma presto potrebbe diventare realtà visto che il nuovo Piano Artigianale è stato trasmesso alla Regione dopo che qualche giorno fa il consiglio comunale ha bocciato l’unica opposizione e l’unica osservazione presentate dai cittadini agirini. L’assessorato regionale attività produttive dovrà dare il suo assenso al progetto e stabilire anche una variante al Piano Regolatore Generale e poi l’iter potrà proseguire attingendo ai fondi del mutuo che il comune a suo tempo aveva stipulato per il precedente progetto che prevedeva invece l’ubicazione della zona artigianale in contrada Conche. «Anche se il consiglio ha fatto un passo indietro rispetto all’ubicazione della zona artigianale- afferma il presidente del consiglio Luigi Manno- il comune potrà ugualmente utilizzare quelle somme per realizzare un’opera utile a tante aziende che stanno soffrendo a causa della crisi. Gli opifici sorgerebbero proprio accanto alla strada provinciale 21 che collega Agira all’autostrada Catania –Palermo e dunque si tratta di una posizione strategica, sicuramente migliore rispetto a quella prevista in precedenza». A redigere il progetto è stato l’ingegnere Guido Gagliano dell’ufficio tecnico comunale che si occuperà anche del progetto di urbanizzazione primaria, tutta quella serie di infrastrutture (collegamenti alla reti elettrica, idrica e del gas e snodi viari) che permetteranno una piena fruizione della zona produttiva. La questione della zona artigianale si trascina ormai da più di un decennio ed ha visto contrapposti due fronti politici portatori di idee ed interessi opposti sull’ubicazione. Subito dopo l’insediamento dell’ultimo governo di Gaetano Giunta, nel 2010, il consiglio si espresse a favore di contrada Conche ma lo stravolgimento politico degli ultimi mesi che ha fatto perdere all’amministrazione la maggioranza nel civico consesso ha avuto riflessi anche sulla scelta di ubicazione della zona artigianale.

Luca Capuano