MUOS a Niscemi. L’On. Elio Galvagno (Pd) presenta interrogazione

Enna. “Verificare l’effettiva compatibilità tra il MUOS e la salute dei cittadini, l’ambiente e il territorio interessato”. Così l’on. Elio Galvagno, deputato regionale del Pd, in un’interrogazione presentata al Presidente della Regione e all’Assessore regionale all’Ambiente e al Territorio.

“Nella riserva naturale “Sughereta” di Niscemi (Caltanisetta) – si legge nel documento – sono già in corso i lavori per l’installazione della stazione terrestre del sistema MUOS (Mobile User Objective System) di telecomunicazioni satellitari della Marina militare Usa, composto da 3 trasmettitori parabolici basculanti ad altissima frequenza e 2 antenne elicoidali UHF, che sono collegate tra loro tramite un dispositivo satellitare”.

“Il MUOS di Niscemi – ricorda l’on. Galvagno – è il quarto al mondo, e le altre tre postazioni sono tutte realizzate in posti desertici, distanti da luoghi abitati. Tra l’altro, l’alta potenza dei campi elettromagnetici prodotti dal MUOS, che avrebbero interferito pesantemente con qualunque apparecchiatura elettronica, ha indotto a scartare come possibile sito dell’impianto un’altra località vicina alla base militare Usa di Sigonella”.

Per tali ragioni è in atto, in queste settimane, “una forte mobilitazione per cercare di fermare i lavori e attirare l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni sul pericolo a cui si potrebbe andare incontro a causa dell’installazione del sistema di antenne satellitari, mobilitazione che culminerà venerdì 6 luglio a Piazza Armerina in un’ulteriore iniziativa di dissenso, di cui sono promotori i sindaci di Piazza Armerina, Niscemi, Vittoria, e Caltagirone. Proprio il Sindaco di Vittoria (Ragusa) – continua l’on. Galvagno – oltre a ricordare la pericolosità per i cittadini di Niscemi, ha voluto richiamare l’attenzione, in una nota, sui possibili danni per l’ambiente e per la salute dei suoi concittadini e dell’intero comprensorio derivanti dalla realizzazione del MUOS, ricordando i risultati di una ricerca condotta da Massimo Zucchetti, professore ordinario di Impianti nucleari al Politecnico di Torino, e da Massimo Coraddu, consulente esterno del Dipartimento di energetica dello stesso Politecnico, che evidenzierebbero l’incompletezza e l’incongruenza dei dati tecnici forniti dalle autorità militari, nonché la dubbia fondatezza delle stesse analisi condotte dall’Arpa Sicilia”.

Tra le questioni sollevate nell’interrogazione, si cita come “i tecnici chiamati dal Comune di Niscemi ad analizzare lo studio per la valutazione d’incidenza ambientale presentata nel 2008 dalla Marina militare statunitense in vista dell’istallazione del MUOS, evidenziarono numerose lacune ed omissioni del progetto, rilevando la scarsa attenzione prestata allo straordinario patrimonio ospitato in una delle più importanti riserve siciliane”. Inoltre – rileva l’on. Galvagno – il Comune di Niscemi ha già presentato ricorso al Tar contro il Decreto di riperimetrazione della Riserva “Sughereta”, approvato il 30 dicembre 2009 dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, che ha ridotto sia la superficie della riserva che l’estensione, delle aree classificate “zona A”, quelle cioè dove è vietato realizzare nuove costruzioni”.

“Per questo è necessario – conclude l’on. Galvagno – tenere alta l’attenzione e chiarire tutti gli aspetti delle vicenda, vita la vicinanza del MUOS ad un comprensorio di oltre 300.000 abitanti (che include i comuni di Niscemi, Gela, Vittoria, Caltagirone, Piazza Armerina, Butera e Riesi), che è già stato definito “Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale”.