Sanità. Enna, Cgil sfiducia triunvirato Baldari, Ficarra, Volo e chiede commissariamento ASP

Il Segretario Generale della Fp Cgil Enna, Giovanni Lavalle, all’unisono con la Cisl e la Uil chiede il commissariamento dell’ASP 4 di Enna.
La valle fa presente che la Fp Cgil di Enna ha avviato una serie di riflessioni sull’attività svolta dalla ASP di Enna a circa tre anni dall’incarico al Direttore Generale Nicola Baldari ed ai suoi due collaboratori, Direttore amministrativo Ficarra e Direttore sanitario Volo, dalle quali emerge un quadro desolante:
 Lunghe liste d’attesa, tempi biblici per una ecografia, mammografia e così via e chi ci rimette, tanto per cambiare, sono i cittadini. E non stiamo parlando di cittadini qualunque, ma di malati. E la differenza, in questo caso, è notevole, per cui molti cittadini non potendo aspettare i lunghi tempi delle liste d’attesa, si rivolgono ai privati pagando di tasca propria o incrementando la mobilità presso altre strutture con maggiori costi a carico dell’ASP.
 La crisi dei pronto soccorso, i tempi di attesa, i tempi di erogazione delle prestazioni, nessuna sostanziale possibilità di sporgere reclami.
 Taglio indiscriminato dei posti letto in tutti e quattro gli ospedali della provincia.
 Tagli nella dotazione organica della ASP di oltre 400 posti di lavoro;
 Riduzione di personale all’ U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Umberto I di Enna con rischi medico-legali per il restante personale costretto ad operare in condizioni di stress psico-fisico;
 Riduzione posti letto Cardiologia e Medicina all’Ospedale M. Chiello di Piazza Armerina e di conseguenza anche di posti di lavoro;
 Riduzione posti letto psichiatria al C. Basilotta di Nicosia e di conseguenza anche di posti di lavoro;
 Morti sospette su cui pende una indagine della commissione parlamentare di inchiesta;
 Rischio di chiusura per il Chiello di Piazza Armerina, il Basilotta di Nicosia e il Branciforti di Leonforte
 Medicina del territorio, non pervenuta
 Miglioramento dei servizi, non pervenuto
 Governo della spesa sanitaria subordinato ad una visione esclusivamente contabile che inevitabilmente è entrata in rotta di collisione con le finalità proprie del sistema, dell’interesse pubblico sostanziale perseguito, la tutela della salute dei cittadini.
Accanto a tutto questo si assiste ad una frenetica attività della Direzione contro le relazioni sindacali, contro le OO.SS ritenute colpevoli di avere evidenziato nel tempo la deriva dei servizi, il rischio delle sfascio per la sanità in provincia di Enna.
L’ASP di Enna dopo tre anni è ancora priva di Contratto Aziendale, le relazioni sindacali sono considerate un inutile accessorio, l’ultima invenzione è una deliberazione con la quale l’ASP in assoluto dispregio delle leggi e dei contratti nazionali in vigore, pretende di decidere la composizione della delegazione di parte sindacale e attribuisce surrettiziamente la quota di maggioranza ad una sparuta ed accondiscendente minoranza, contro la quale si è già presentato ricorso al giudice del lavoro
La Fp Cgil ritiene che il triunvirato Baldari, Ficarra, Volo a distanza di tre anni dall’insediamento ha mostrato tutta la propria inadeguatezza. Crediamo che tanto basti per chiedere leggittimamente alll’Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo la rimozione dell’attuale Direzione Generale, amministrative e sanitaria e il commissariamento della ASP di Enna.
Nei prossimi giorni la sanità sarà oggetto di particolare attenzione nell’ambito della prevista spending review, riteniamo necessaria la nomina di un commissario in grado di gestire questa ulteriore delicata fase.
La Fp Cgil di Enna si farà parte attiva presso l’Assessorato regionale alla Sanità per chiedere il commissariamento della ASP di Enna, indispensabile per arrestare il malgoverno della attuale Direzione e avviare un fase di rilancio della sanità nella nostra provincia, finalizzata, pur nel rispetto degli equilibri di bilancio, ad un’elevazione dei livelli di assistenza, ad una riduzione delle liste di attesa e più in generale, alla destinazione di risorse alla medicina del territorio in grado di consentire uniformità all’erogazione delle prestazioni sull’intero territorio provinciale.


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