Manifestazione provinciale a Catenanuova su legalità

Enna. Nella manifestazione provinciale sulla legalità, che si è tenuta a Catenanuova il 19 luglio, registrata la presenza della questura e della prefettura di Enna con la dott/ssa Clara Minerva e di diverse associazioni, ma mancavano all’appello tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni “Corone degli Erei” ,forse perchè non “informati” preventivamente o per altre scelte inopinabili. Eppure i primi cittadini del “Corone degli Erei” avevano sempre dato l’apprezzabile partecipazione ai doveri istituzionali in molteplici manifestazioni organizzate a Catenanuova Al gran completo, invece, il comitato cittadino “Libera.mente “ del presidente Di Marco che ha già collaborato ed aderito al nascente comitato per la legalità, e sicurezza di Catenanuova che dovrebbe nascere il 12 di Settembre. e con la presenza di Carlo Garofalo, già coordinatore provinciale dei comitati cittadini ennesi: “In occasione della ricorrenza della strage di via D’Amelio del 19 luglio- ha dichiarato Di Marco- questo comitato locale ed il coordinamento provinciale di tutti i comitati cittadini ennesi, ha coinvolto le delegazioni di Regalbuto,Piazza Armerina, Valguarnera, Agira, Troina, Aidone, Leonforte, Enna.Abbiamo ritenuto doveroso aderire a questa manifestazione in quanto riteniamo ché la legalità, la sicurezza e la democrazia sono elementi fondanti delle società moderne e civili. Vogliamo altresì ribadire che spesso in provincia di Enna viene calpestata la democrazia e lo abbiamo visto in occasione dei referendum sull’acqua pubblica, quando il 65% degli ennesi aveva espresso il parere favorevole alla ripubblicizzazione del servizio idrico e dicendo NO! alla remunerazione dei profitti sui capitali investiti (7% ). Sulla esecutività referendaria, specialmodo sulla remunerazione dei profitti, già immediatamente adottabile, i sindaci si sono defilati senza rispettare la volontà dei cittadini rappresentati. In questa occasione che è espressione di legalità e democrazia, auspichiamo che si possa dar seguito ed esecutività agli esiti referendari rimasti inascoltati”.
Carmelo Di Marco