Museo Nicosia. Il giudice ordina alla Sigenco di consentire l’accesso dei tecnici Utc

Nicosia. Il giudice del tribunale di Nicosia ha ordinato alla società Sigenco, che occupa parte dei locali della ex caserma Silvopastorale, di consentire l’accesso ai tecnici dell’Utc ed al personale della stessa Silvopastorale per effettuare i rilievi tecnici per stilare il progetto esecutivo per il museo della montagna.
Il decreto è stato emesso ieri mattina dal giudice Stancanelli considerata l’urgenza di effettuare i rilievi tecnici necessari, pena la perdita del finanziamento, entro il 12 agosto. Un decreto motivato tra l’altro sul “fumus” di fondatezza della richiesta del Comune di ottenere il rilascio dei locali, occupati dalla Sigenco, impresa aggiudicataria di un lotto di lavori della Nord Sud, senza un contratto di affitto. Il decreto del giudice è stato notificato immediatamente e, prevedendo un preavviso di 3 giorni, per la fine della settimana i tecnici del comune dovranno avere libero accesso ai locali.
Il provvedimento di urgenza era stato chiesto dall’avvocato del Comune Giuseppe Agozzino, perché il tribunale ha fissato per il 21 agosto la comparsa delle parti nel procedimento intentato dal Comune per ottenere la reimmissione nel possesso della struttura. Il giudice Stancanelli, quindi, ha disposto l’accesso per scongiurare la perdita di un finanziamento per il museo didattico. Il giudice rileva, comunque, che agli atti prodotti dalla società non si trova un titolo che l’autorizzi ad occupare i locali.
E’ stata prodotta una bozza di contratto che però è rimasta tale. In ogni caso, la fondatezza della richiesta del Comune emerge anche dalla circostanza che la giunta Catania aveva autorizzato il Cda della Silvopastorale a stipulare contratti di affitto o comodato d’uso, a condizione che in caso di finanziamento i locali venissero resi disponibili. In sostanza il giudice Stancanelli, non ravvisando agli atti contratti o altri documenti che legittimano la presenza della Sigenco nei locali della ex caserma, ha intanto ordinato alla società di consentire l’accesso al personale dell’Utc. Alcuni passaggi del decreto del giudice aprono diversi quesiti. L’ex presidente del Cda della Silvopastorale, azienda speciale che gestisce i beni del demanio comunale, in audizione dinanzi alla Seconda commissione consiliare ha dichiarato di non avere condotto alcuna trattativa con la società che occupa parte della ex caserma, malgrado dalla delibera di giunta citata dal giudice Stancanelli viene dato mandato al Cda dell’Assp di redigere una bozza di contratto, che non solo non è stato mai sottoscritto, ma manca della clausola, di rilascio in caso di finanziamento, che era stata “ordinata” dalla giunta. In ogni caso, alla Sigenco vennero poi consegnate le chiavi dell’immobile sulla base di disposizioni verbali.
Intanto, il Comune ottiene l’accesso clamorosamente negato dalla Sigenco quando il dirigente dell’Utc Testa ed il comandante della Polizia municipale Maria Grazia Leanza erano stati “invitati” ad uscire da una “proprietà privata” da parte di un dipendente della Sigenco.