Leonforte. Tributo a Billie Holiday in Piazza Margherita

Leonforte. “My name is Billie Holiday” racchiude la magia della serata di ieri, nella splendida cornice di Piazza Margherita. Un tributo a “Lady Day”, prima cantante nera che si esibì con musicisti bianchi, superando le barriere razziali, con la sua gardenia bianca tra i capelli. Un concerto di puro jazz, genere sicuramente pervasivo, votato per vocazione all’improvvisazione, l’estemporaneità e dunque la poliritmia, che lo rendono unico nel panorama musicale. Sul palco la band Siculounge Project, nata per esaltare una terra di sole con le sue tradizioni e che per l’occasione ha interpretato i maggiori successi della celeberrima artista. Elementi dello spessore di Gaetano Rubulotta al piano, Marco Di Dio alla batteria, Nicola Falco alla chitarra e Alberto Fidone al contrabbasso, hanno accompagnato la calda e graffiante voce di Cristina Russo sulle note di successi come Autumn Leaves e All of me. L’eleganza della performance è stata arricchita da brevi intermezzi, piccoli spaccati sulla tormentata vita della “signora del blues”, che Cristina Russo ha sapientemente mescolato alla scaletta dei brani eseguiti. Non sono mancate poi trasposizioni in chiave jazz di grandi voci come quella della compianta Amy Winehouse. Trascinante il piano di Rubulotta, “colonna portante” dalla vivace personalità, oltre al contrabbasso di Alberto Fidone. Il risultato è stato un sapiente mix di tempi, passando da ritmi più sincopati e timbriche energiche ai tempi medio lenti di brani strutturati da piano, contrabbasso e chitarra. L’apoteosi, di certo, è coincisa con l’esecuzione di Summertime, terreno ideale per le qualità vocali della Russo. Notevole l’interesse riscosso nel pubblico, estremamente variegato, a conferma che il jazz non è solo per una piccola nicchia, ma sa “uscire” dai club e farsi amare per i propri suoni caldi e la poliedricità che lo caratterizza.


Alessandra Maria