Gagliano. Entrano nel vivo i festeggiamenti per il patrono San Cataldo

Gagliano. Entrano oggi nel vivo i festeggiamenti per il patrono San Cataldo. Questa mattina i devoti sfileranno sia a piedi che a cavallo per le vie del paese con rami di alloro e verghe colorate. In serata, in piazza Nino Grippaldi, “Canto e ballo per una sera”, serata organizzata dal comitato “Amici per la musica” Estate gaglianese 2012, presieduto da Aurora Pacino.
Domani sera, al termine della processione, serata musicale con la cover band di Biagio Antonacci e in apertura le violiniste sorelle Grippaldi si esibiranno con un medley di brani da loro scelti.
A conclusione dei festeggiamenti, il 31 sera, il concerto di Luca Carboni richiamerà numerosissime presenze anche dai paesi limitrofi. Ogni anno si punta infatti sul cantante di fama per dare ancora più lustro alla festa più attesa dell’anno. Nei tre giorni di festa Gagliano sembra infatti rinascere e l’ultima sera il grande cantautore Luca Carboni, in tour in Sicilia, contribuirà a rendere la manifestazione ancora più spettacolare, facendo diventare Gagliano il fulcro attorno al quale convergeranno i cittadini dei paesi vicini e i suoi numerosi fan. “Si attendono molte persone per l’evento musicale – dice il vicepresidente della commissione, Salvatore Di Cataldo – e per la buona riuscita della manifestazione chiediamo ai cittadini uno slancio nel contributo”. Il comitato, presieduto da mons. Vito Vasta e composto da: Salvatore Di Cataldo, Ilaria Bisignano, Maria Cocuzza, Nicolò Cocuzza, Giuseppe Lauria, Carmelinda Lupica, Salvatore Di Gesu e Marina Salvia, si sta impegnando al massimo per rendere la festa del patrono un evento di richiamo. Devozione e tradizione non possono infatti essere scissi, poiché anche il folclore ha la sua storia, compresi i momenti di intrattenimento serale, che contribuiscono a rinsaldare l’identità comunitaria.

Valentina La Ferrera


Verrà portata in processione la statua d’argento di San Cataldo, non ancora esistente nel 1651. Fino a quella data veniva infatti condotta in processione solo la statua maggiore lignea.
La statua in argento fu fatta realizzare per devozione dal canonico gaglianese Antonino Catania nel 1652, con una teca fissata nel petto e nel braccio, contenente le reliquie del santo (tessuto proveniente da Taranto). La grande statua in legno, che verrà condotta in processione giorno 31 è datata invece 1578, mentre il fercolo 1579. Pastorale e mitra sono del 1600 e furono fatti realizzare dal protonotaro apostolico Pietro Antonino Cocuzza di Gagliano.
La tradizione vuole che ogni anno si metta un ferro di cavallo nel fercolo per ricordare il miracolo che fu fatto ad un devoto che doveva andare al bosco per il tradizionale viaggio di raccolta dell’alloro, ma il suo cavallo non era ferrato, per cui gli era impossibile partire. Nella notte l’uomo sentì uno scalpitio e il suo cavallo era improvvisamente ferrato, così poté partire per il bosco e al suo ritorno caddero i ferri dagli zoccoli del cavallo. Ecco perché oggi la tradizione vuole che si metta un ferro di cavallo sul fercolo, per ricordare quel miracolo avvenuto ad opera di San Cataldo. Anticamente il fercolo veniva condotto a piedi dai devoti e trainato con corde che venivano custodite dalle famiglie che nel 1651 andarono a Taranto per chiedere delle reliquie eccellenti.