Presentazione del volume “Archeoplatia: i siti del territorio di Piazza Armerina”

Piazza Armerina. Sarà presentato a cura del gruppo Archeologico “Litterio Villari” il volume “Archeoplatia: i siti del territorio di Piazza Armerina”, volume scritto a quattro mani da Sebi Arena e Ugo Adamo, domenica 2 settembre. Un volume che è costato diversi anni di studio e di percorrenza costante e appassionata del territorio intorno a Piazza insieme a tutti i soci dell’associazione.
La passione è nata perché fino a pochi anni addietro, nell’immaginario collettivo degli abitanti del territorio di Piazza Armerina, non c’era posto per la preistoria dato che l’archeologia dei luoghi era intrisa di grecità e di romanità a causa dei ritrovamenti della Villa romana del Casale e dell’anonima città sepolta di Montagna di Marzo. Vi era stato qualche accenno, negli anni ‘60 e ’80, ad opera di qualche studioso come i proff. Luciano Mussinano, Ignazio Nigrelli e Vito Romano, ma in quel tempo si era pervasi solo dalla febbre dell’archeologia classica. Si doveva attendere la fine del millennio perché si risvegliassero la curiosità e l’interesse per le remote e ancora misteriose ere preistoriche e protostoriche di questi luoghi.
Le prime ricerche sulla preistoria del nostro territorio, che non ha ovviamente i precisi confini comunali, sono state avviate nel 1998 allorquando alcuni soci del Gruppo Archeologico di Piazza, si sono imbattuti, durante un’escursione non propriamente archeologica, in alcuni frammenti fittili antichi nei pressi di Monte Manganello a occidente della città. La casuale scoperta e le successive e sistematiche esplorazioni hanno consentito di definire in maniera più precisa l’estensione del sito e l’epoca di riferimento, nonché di effettuare una campagna regolare di scavo da parte della Soprintendenza Archeologica di Enna nell’estate del 2000.
Il Gruppo, infervorato dalla prima scoperta, ha proceduto a scandagliare il territorio con occhi attenti e così ha avuto la ventura di scoprire che tutto il circondario di Piazza Armerina nasconde inediti misteri archeologici. È appena il caso di ricordare alcune contrade di grande interesse – oltre a Monte Manganello e Cozzo Comune – come Cozzo Rametta, la stessa Montagna di Marzo, Balatella, Monte Navone, Malcristiano, Gerace, Bellia, Casalotto, Ramata e Fargione. In queste contrade sono stati osservati significativi frammenti che vanno dal Mesolitico (Ramata) fino all’Età del Bronzo (gli altri siti).
Si era già compreso come fosse necessario scrivere un volume che colmasse un vuoto di conoscenza negli appassionati e nei lettori colti, cosa che i due autori – Sebi Arena e Ugo Adamo – hanno affrontato con passione e rigore e finalmente l’opera ha visto la stampa. Il volume sarà presentato da Dario Palermo, professore di archeologia classica all’Università di Catania, che ha incoraggiato il lavoro durante la sua gestazione.
La manifestazione fa parte del ciclo di presentazioni di libri organizzata dal Comune di Piazza, denominata “Libri sotto il Gelso” e si svolgerà nell’antico Chiostro di S. Anna. Durante la serata di presentazione sarà allestita una mostra di fotografie storiche degli scavi archeologici di Montagna di Marzo, un centro indigeno ellenizzato, effettuati alla fine degli anni sessanta.



PUBBLIREDAZIONALEby Antonella Santarelli