Enna. Il Liceo linguistico inserito a tutti gli effetti nel piano delle offerte formative della Regione Siciliana

Enna. Nessuna revoca sulla convenzione, firmata dal presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, che consente il passaggio del Liceo Linguistico allo Stato. Il consiglio provinciale ha votato a maggioranza il rispetto della convenzione per cui ora si chiude la vicenda politico-amministrativa e si passa a tutti gli adempimenti necessari per trasferire la scuola allo Stato, attendendo le decisione dell’Ufficio scolastico regionale circa la nomina del dirigente scolastico, del direttore amministrativo, in quanto non hanno i titoli per ricoprire questa carica, il numero delle cattedre e l’inizio di tutte quelle procedure amministrative e didattiche che dovrebbero portare alla riapertura, in tempi brevi, della scuola. E’ stato un passaggio complesso, difficile, per certi aspetti duro, partito dalla decisione della Corte dei Conti di non consentire la nomina di altro personale perché la Provincia aveva superato abbondantemente la spesa per gli stipendi, quindi poteva sforare il patto di stabilità che l’avrebbe messo in crisi. Per una volta tanto il presidente Monaco si è trovato una maggioranza che ha approvato il suo operato. Ai consiglieri Alloro del PD e Colianni del PLI che lo accusavano di scorrettezze e di non avere curato bene il problema, il presidente Monaco ha risposto con decisione che lui ha fatto una cosa importante per la collettività ennese ha salvato la scuola, ha salvato il posto a tanti insegnati, ha salvato la carriera scolastica di cinquecento giovani, che in caso contrario avrebbero dovuto recarsi in altra scuola e possibilmente in altra provincia, mentre Mimmo Bannò di Primavera Democratica ha accusato i colleghi di avere fatto tutto questo “baccano” solo del esclusivamente per scopi elettoralistici. E’ stato un problema, quello del Liceo Linguistico, che ha messo in fibrillazione tutto il consiglio provinciale per più di un anno perché alcuni erano contrari alla statizzazione e dichiaravano che l’istituto doveva rimanere paritario, mentre altri erano favorevoli perché solo con la statizzazione l’istituto poteva rimanere in piede dati gli avvertimenti della Corte dei Conti che in qualche caso sono stati veramente perentori e difficili da superare. Vero è che la Corte dei Conti ha deciso diversamente per la Provincia di Enna, ammonendola, e per la Provincia di Palermo con il Liceo Linguistico con 110 precari non facendo alcuna ammonizione, come ha sostenuto il consigliere Regalbuto, ma intanto il Liceo è salvo, ora bisognerà cercare di avere meno danni possibili in tutti i campi a cominciare dalle cattedre, dal personale docente ed amministrativo per evitare che vi siano difficoltà nel proseguo. Intanto anche l’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione ha garantito al presidente Monaco che il Liceo è stato inserito a tutti gli effetti nel piano delle offerte formative della Regione Siciliana.