Gagliano. Vincenzo Giuseppe Baldi conquista l’ennesimo primo premio

Gagliano. Non smette di sorprendere il commediografo e autore di novelle, Vincenzo Giuseppe Baldi, che fa incetta di premi letterari. L’ennesimo riconoscimento arriva da Valverde, con il premio nazionale di poesia e narrativa Artea. Fra tre finalisti a spuntarla è stato proprio lui, con la novella “Angelo il nano”, opera già premiata con un altro primo posto a Cercenasco, in provincia di Torino. Nella motivazione del premio si legge: “Il testo, molto ben costruito e armonico nelle sue parti, risulta toccante per la dignità del protagonista, che fa della propria diversità, unita alla consolante certezza dell’amore materno, motivo di orgoglio e cartina di tornasole della stupidità umana”.
La cerimonia di premiazione, presentata dalla speaker radiofonica di Studio 90 Italia, Silvia Ventimiglia, si è svolta nello splendido scenario di Villa Cosentino, alla presenza di una qualificatissima giuria (presieduta dal prof. Salvatore Borzì, docente di latino e greco presso il Liceo Gulli e Pennisi di Acireale), del sindaco di Valverde e degli attori del Teatro delle Nevi che hanno recitato per intero il racconto di Baldi.
Il premio, alla sua prima edizione, inorgoglisce ulteriormente il narratore gaglianese, perché il suo nome sarà il primo ad essere scritto nell’albo d’oro del premio. Il concorso è inserito nel club degli editori, all’interno della rivista letteraria più autorevole in materia di concorsi letterari. Per potervi essere inseriti, i concorsi devono rispondere a determinati criteri di serietà che contemperano, tra l’altro, il prestigio dell’organizzazione, la giuria e la tipologia dei lavori che possono essere presentati.
“Enormi sono la soddisfazione e l’emozione – commenta Baldi – in quanto si tratta del primo concorso in cui il primo premio viene proclamato in sede di premiazione. Non nego la gioia per aver portato in alto, ancora una volta, il nome del mio paese, nonostante l’indifferenza che spesso aleggia nei confronti del messaggio culturale”.
Valentina La Ferrera