A ottobre Troina avrà l’ambulanza medicalizzata

“Da ottobre Troina avrà la sua ambulanza medicalizzata”, è quanto afferma l’Assessore alle politiche sociali che dopo una serie di solleciti all’Azienda sanitaria provinciale di Enna, è riuscito ad ottenere questo importante risultato (n.d.r.: ricordiamo ai lettori le diverse richieste –stesso oggetto- da parte del sindacato UIL, regolarmente pubblicate sul nostro portale).
“Questa Azienda, si legge sulla nota inviata al Comune di Troina dal Direttore Generale dell’ASP di Enna, il dr. Nicola Baldari, acquisito il già richiesto parere del Responsabile della Centrale Operativa 118 del bacino di competenza, intende medicalizzare l’ambulanza del Comune di Troina mediante il trasferimento del personale operante presso la MSA di Nicosia a far data dal primo ottobre, fatte salve ulteriori e diverse disposizioni”.
Avere un’ambulanza medicalizzata, infatti, significa avere medici a bordo che prestino il primo soccorso in caso di emergenza. Questo si va ad aggiungere ad un altro importante risultato, quello del defibrillatore, che è stato acquistato e installato sull’ambulanza dal Comune, già da qualche mese.
“Questo è un premio per la cittadinanza, continua l’Assessore Plumari, che rispetto agli altri Comuni ha vissuto una disparità, ma che finalmente avrà ciò che è giusto. Un obiettivo non facile da raggiungere, perché molti sono gli ostacoli che abbiamo dovuto superare, ma siamo certi che l’ASP di Enna questa volta manterrà le sue promesse”.
La presenza di bravi medici sul territorio di Troina, infatti, ha fatto sì che ogni qualvolta si presentasse un’emergenza, loro fossero pronti ad intervenire e a fare il possibile per salvare la vita del paziente, ma l’assistenza non può essere fortuita, deve essere una certezza.
“A stretto giro, conclude Plumari, faremo chiarezza anche sull’assistenza ambulatoriale di cui si è parlato nei giorni scorsi, anche se non è una competenza del Comune. È giusto che chi ha bisogno venga assistito e non debba ricorrere ad altro”.
In particolare, si fa riferimento alla vicenda del ragazzo che a seguito di una ferita che necessitava dei punti di sutura, si è sentito rispondere dal medico di turno, che non c’era il necessario per poterlo fare.

Sandra La Fico