Agira, genitori in guerra con l’amministrazione per trasporto alunni e mensa

Agira. Vogliono che il comune paghi subito gli abbonamenti dei bus per i loro figli, si lamentano per lo stop al trasporto alunni dalle campagne e per la grande incertezza sull’avvio della refezione scolastica: sono in agitazione i genitori degli alunni delle scuole pubbliche che da diversi mesi hanno costituito un comitato. Qualche giorno fa hanno organizzato un vertice con il sindaco Gaetano Giunta nell’auditorium della scuola media “Diodoro Siculo”, quest’anno guidata dal dirigente scolastico delle elementari Filippo Cancellieri ed è stato un incontro carico di aspettative e di tensione. Mamme e papà hanno esposto tutta la loro rabbia per una situazione che rischia di portare molte famiglie a non rispettare l’obbligo scolastico previsto dalla legge fino al compimento dei 16 anni. In tanti a causa dei magri stipendi non possono permettersi di anticipare i 200 euro al mese che servono per un abbonamento Agira – Enna e anche far studiare i figli a Nicosia, Gagliano, Leonforte o Regalbuto diventa difficile. La soluzione proposta dall’amministrazione (rimborso ogni tre mesi in base alle effettive presenze dei ragazzi) seppur ragionevole si scontra con l’esiguità dei bilanci familiari in questo momento di grave crisi. L’altro problema posto sul tavolo è quello del trasporto alunni dalle campagne al momento fermo. Diversi genitori hanno espresso il loro disagio perché con la benzina a due euro anche un tragitto di pochi chilometri alla lunga rischia di alleggerire il portafogli. L’altra questione preoccupante riguarda la refezione come sottolineato dal preside Cancellieri: «spero che non salti questo servizio altrimenti dovrò trasformare il tempo pieno in tempo normale con la conseguenza che si perderanno posti di lavoro e si arriverà ad un notevole decadimento dell’offerta formativa». Il dirigente scolastico ha poi attaccato l’amministrazione comunale: «non abbiamo mai avuto uno straccio di risposta a nessuna delle nostre richieste, non ci hanno mai considerato». Dopo alcune proposte ritenute non fattibili dai funzionari comunali è intervenuto il sindaco dichiarando che garantirà tutti i servizi se il consiglio comunale (dove ormai ha l’appoggio di un solo consigliere ndr.) approverà l’addizionale Irpef. Una dichiarazione che ha scatenato ancora di più l’ira dei genitori che lunedì mattina hanno protocollato al comune una lettera che rende ufficiale lo stato di agitazione e che contiene alcune proposte da girare al prefetto e alla Regione. Oltre ai tre servizi già citati si chiede di attivare l’assistenza ai disabili, l’equipe psicopedagogica, e la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici. E’ stato inoltre deciso di organizzare per il 2 ottobre una marcia di protesta con partenza alle 8,30 da piazza Europa e arrivo al Municipio. La protesta coinvolgerà anche coloro che lamentano lo stop ad altri servizi come l’assistenza domiciliare agli anziani. Ci saranno gli operatori dell’Anfass, della cooperativa Enea e tanti genitori con i loro figli. Ma sono invitati anche insegnanti e dirigenti scolastici, tutte le associazioni e tutti i consiglieri comunali e provinciali di Agira.

Luca Capuano